Bonfire Peaks è una piccola gemma di un mercato videoludico sempre più ricco di titoli da giocare, un puzzle game nato dalla mente dell’unico sviluppatore Corey Martin, è stato pubblicato alla fine di Settembre 2021 da Draknek, ad un prezzo di poco meno di 20 euro per Nintendo Switch, PC e PS4/PS5.
Trama
Il costrutto narrativo alle spalle del titolo non è particolarmente complesso, come per tutti i giochi dello stesso tipo, la storia è praticamente inesistente, sebbene nel corso dell’esperienza notiamo la presenza di un filo conduttore in grado di legare le varie sezioni. Il giocatore si ritrova ad impersonare un piccolo uomo, intento a scalare una montagna praticamente infinita; nel corso della sua ascesa incontra dei falò, che gli permetteranno di apprendere nuove tecniche, ed allo stesso tempo rimuginare sul motivo per il quale sta compiendo l’arrampicata.
Niente di più, non è presente una voce narrativa, né una colonna sonora particolarmente intensa, i brani sono abbastanza monotoni, senza però mai stancare più di tanto, essendo ad ogni modo perfettamente centrati sull’ambiente e sulla tipologia di esperienza.
Grafica
La grafica rappresenta il vero tratto distintivo di Bonfire Peaks, uno stile pixel art davvero bellissimo ed ottimamente realizzato, la gestione della palette cromatica è stata magistrale, a tutti gli effetti lo sviluppatore è stato in grado di non spingere particolarmente sulle tonalità, mantenendo uno stile soffuso e leggermente oscuro che coinvolge più del previsto.
Il piccolo personaggio senza nome, né volto, ha movenze chiaramente meccaniche ed elementari, in quanto lo spostamento avviene “a scacchiera”, gli ambienti sono proprio realizzati da una serie di cubi sui quali sarà necessario spostarlo (non potrà ad esempio andare in diagonale), richiamando esperienze del passato, ma con un tocco di modernità.
Ottima anche la gestione dei punti luce, la scelta di non pensare ad una illuminazione diffusa e costante in tutta l’ambientazione, ma puntando a punti specifici con importanti zone d’ombra, è un dettaglio da non trascurare che migliora l’approccio definitivo.
Stile di gioco
Bonfire Peaks è un puzzle game a tutti gli effetti, la progressione degli enigmi è in linea con le aspettative, in alcuni casi possono essere sfiancanti ed abbastanza complessi, anche dopo aver appreso le meccaniche e le movenze. Tutto ruota attorno al mondo di gioco, una montagna da scalare, nel corso della quale il personaggio si fermerà attorno a falò, per entrare effettivamente nel livello da superare; questi saranno fondamentali, poiché al loro termine verrà elargito un bonus, ovvero una cassa, da impilare a sua volta per raggiungere le altitudini superiori della montagna stessa.
La longevità è molto buona, il game level ben congeniato e studiato, pensato appositamente per mettere il bastone tra le ruote al giocatore. L’obiettivo di ogni sezione sarà di bruciare i propri averi, per raggiungerlo sarà necessario spostare le casse, in modo da avere la possibilità di arrivare fisicamente al fuoco. Operazioni a prima vista molto semplici, ma infarcite di enigmi da risolvere, sopratutto sugli spostamenti e su come organizzare le casse (con pali che impediscono rotazioni, o pan, ad esempio); tutto questo è reso più difficile dall’essere un personaggio “limitato”, il quale infatti non potrà saltare, abbassarsi o muoversi in diagonale.
I livelli sono moltissimi e sono abbastanza differenti tra loro, si nota l’attenzione e lo sforzo dello sviluppatore, anche se ovviamente alla lunga potrebbero stancare, proprio perché lo scopo è sempre quello, e non vengono aggiunte variabili all’enigma stesso. Il ragionamento non termina però con la sotto-sezione del falò, anche la salita della montagna sarà più complessa del previsto, l’utente dovrà saper gestire alla perfezione le casse (o panche) elargite al termine dei livelli, per arrivare sempre più in alto.
Gameplay
Il gameplay è complessivamente soddisfacente, anche se abbiamo alcune piccole difficoltà o negatività da segnalare, nella nostra prova su PC. La “presa” delle casse non è sempre intuitiva, in alcune occasioni il personaggio fatica a capire sia l’oggetto da raccogliere (data l’assenza di un indicatore – premi “tasto” – a schermo); lo spostamento, sopratutto se lo giocate con un joystick collegato al PC, è altresì complesso, finirete più volte nel “burrone” prima di abituarvi a spostarlo solamente in orizzontale o in verticale, il control stick di sinistra, anche su Nintendo Switch, fatica ad inviare gli input nei movimenti verticali, per questo motivo si consiglia l’utilizzo della pulsantiera di comando.
Sfortunatamente Bonfire Peaks non presenta alcun tipo di collezionabili, limitando l’esplorazione delle aree, e l’eventuale rigiocabilità degli oltre 200 enigmi a cui il giocatore è sottoposto. Essendo quest’ultimi abbastanza complessi, e nonostante si ragioni al meglio delle proprie possibilità, non sempre si riesce a trovare la strada per la soluzione, avremmo apprezzato la presenza di aiuti (anche acquistabili con monete virtuali in-game, non con soldi veri) che permettessero di superare le difficoltà.
Abbiamo invece molto apprezzato la scelta di assegnare a due pulsanti i comandi indietro e torna all’inizio, l’utente potrà annullare l’ultima mossa (anche cumulandone), in modo da non dover ricominciare daccapo, nel caso in cui si accorgesse di aver proseguito con il piede sbagliato.
Bonfire Peaks: conclusioni
In conclusione Bonfire Peaks è un ottimo puzzle game da acquistare se si ama la grafica pixel art e si è pronti ad un livello di sfida particolarmente elevato (con un’ottima progressione), acquistando difatti un gioco diretto ed immediato, senza troppi fronzoli narrativi, tutorial o simili. Il prezzo di vendita, pari a circa 20 euro (16,79 euro su Nintendo Switch), è più che adeguato per l’intera esperienza offerta dallo sviluppatore.
Dall’altro lato della medaglia, invece, abbiamo sentito davvero la mancanza di aiuti in-game, di collezionabili per invogliare al backtracking o alla rigiocabilità, ad una gestione dei comandi complessa, sopratutto se si utilizza un joystick.