Il DJI FPV rappresenta a tutti gli effetti una nuova frontiera di droni, un prodotto che può letteralmente aprire le porte di un mondo molto di ‘nicchia’ ad un numero sempre maggiore di utenti e conquistarli garantendo la solita qualità di registrazione che contraddistingue i droni dell’azienda.
Esteticamente il prodotto assume un design molto più sportivo ed aerodinamico, abbandona la classica colorazione grigio-chiara, adottando una tonalità più scura, ed integrando una plastica più resistente, nonché componenti modulari (removibili) ampiamente personalizzabili.
Le dimensioni restano comunque in linea con gli standard dei vari DJI Mavic Air 2 o similari, il prodotto raggiunge infatti 255 x 312 x 127 millimetri, con eliche montate, per un peso complessivo di 795 grammi (attenzione, i bracci non possono essere ripiegati su sé stessi, la portabilità è limitata). Il drone appare a tutti gli effetti più solido e resistente, sulla superficie è posizionato solo uno sportellino con lo slot per la microSD fino a 256GB (in quanto non integra memoria interna) ed il connettore USB type-C.
Hardware e prestazioni
Nella parte anteriore è stato posizionato un sensore CMOS da 1/2,3″ da 12 megapixel, con apertura F2.8, angolo di visione di 150°, lunghezza focale equivalente a 14,66 millimetri e messa a fuoco da 0,6 metri all’infinito. Gli ISO possono oscillare tra 100 e 12800, con un tempo di scatto tra 1/50 ed 1/8000 di secondo.
Le immagini vengono realizzate al massimo a 3840 x 2160 pixel, con video registrabili in 4K fino a 50/60fps a 120Mbps, potendo anche scendere in FullHD per gli slow motion fino a 120fps. La qualità di registrazione è la classica di casa DJI, i filmati sono dettagliati, nitidi e con un’ampissima gamma dinamica; la fluidità a 60fps è eccezionale, i colori non sono troppo saturi o contrastati, abbiamo un buonissimo rispetto della scena inquadrata. L’unica difficoltà, se proprio dovessimo trovare un aspetto negativo, riguarda la gestione delle forti luci e le riprese in penombra, non sempre perfette, nel caso di quest’ultime, si vede davvero molto rumore appena cala leggermente la luce. Al netto di quanto scritto, la resa è davvero di altissimo livello, perfettamente in linea con tutti i top della stessa azienda.
Essendo un drone FPV, la stabilizzazione è ad asse singolo (non a 3 assi come al solito), di conseguenza DJI ha integrato il RockSteady, una stabilizzazione software elettronica (già vista sulla Osmo Action), che punta a ridurre le oscillazioni sui due assi non “coperti” otticamente, la quale attivazione però sarà visibile solo quando si guarderanno le riprese sul computer, non in presa diretta. Complessivamente è un sistema che funziona alla perfezione, permette di raggiungere video molto stabili, non al livello di un Mavic 2 Pro/Zoom, ma comunque di un eccellente livello in linea con la fascia di prezzo di posizionamento.
Sulla superficie del prodotto sono stati integrati sensori frontali, con rilevamento degli ostacoli e riconoscimento da 0,5 a 18 metri, ed inferiori (dual vision + ToF) con riconoscimento da 0,5 a 30 metri, mancano i laterali.
Il DJI FPV, per essere utilizzabile dalla maggior parte degli utenti, integra 3 modalità di utilizzo, a partire dalla N, la basilare, pensata per i principianti, attiva tutti i sensori ed il rilevamento degli ostacoli, permette una velocità massima orizzontale di 15 m/s, in ascesa di 8 m/s ed in discesa di 5 m/s. Il secondo step è rappresentato dalla modalità S, sblocca alcune limitazioni, raggiunge velocità maggiori (come i 27 m/s orizzontali), ma non è al “livello” della modalità M, la quale permetterà appunto di raggiungere i 140 km/h, nonché l’accelerazione 0-100 in soli 2 secondi. Quest’ultima è consigliata solo agli utenti esperti, mi raccomando.
Il drone potrà resistere anche ad un vento fino a 49 km/h, ovviamente non è impermeabile, ed essendo FPV non integra le funzioni automatiche software, come dronie e simili, o l’active track 3.0.
La batteria è removibile, è un componente da 2000mAh dal peso di 295 grammi, la durata è molto limitata, sarà possibile volare 10-12 minuti (dipendentemente da come utilizzate il drone), non di più. Per superare questo piccolo handicap, DJI ha comunque pensato di integrare ricarica rapida a 86 watt, la quale permetterà di ottenere il 100% della batteria in massimo 1 ora.
Visore DJI FPV V2
Il componente più importante del DJI FPV è chiaramente il visore, in versione aggiornata rispetto al passato, da 420 grammi, con dimensioni di 202 x 126 x 160 millimetri (antenne incluse). E’ realizzato interamente in plastica nera, opaca e abbastanza resistente; le 4 antenne anteriori possono essere rimosse (sono agganciate a vite), il sistema di trasmissione è il solito OcuSync 3.0, anche se lo streaming ha iniziato a diminuire di qualità generale, ad una distanza di 2/3 km dal drone stesso.
La mascherina è removibile, in modo da poterla adattare al vostro viso, sulla superficie si trovano tantissimi pulsanti per muoversi all’interno dei menù senza dover ricorrere al controller o all’applicazione ufficiale; in particolare sono stati posizionati i tasti di registrazione, il pad per la navigazione nelle impostazioni ed i pulsanti su/giù. Nella parte inferiore troviamo infine uno slot microSD, in quanto è possibile integrare una memoria esterna per registrare direttamente, senza passare dal drone, nonché un jack da 3,5 millimetri per le cuffie.
Il visore non integra una batteria, scelta intelligente di DJI per limitarne il peso, in confezione si trova un componente esterno da 1800mAh, il quale ha una durata complessiva di circa 110 minuti, da collegare tramite il connettore con filo dedicato. La ricarica potrà poi avvenire separata dal visore, utilizzando la porta USB type-C posizionata sulla batteria stessa.
Nella parte interna del prodotto troviamo poi due display da 2 pollici, con regolazione della distanza interpupillare manuale, i quali raggiungono una frequenza di aggiornamento a 144Hz, hanno risoluzione 1440 x 810 pixel , per una trasmissione in HD a 120fps ed una latenza incredibilmente bassa, soli 28ms, nonché un angolo di visione di ben 150°. Un insieme di specifiche incredibili, la resa è eccellente, i display sono precisi, molto fluidi e dettagliatissimi, con un ottimo rispetto della gamma dinamica; la latenza è talmente ridotta da essere praticamente inesistente, e l’angolo di visione è così ampio da vedere addirittura le eliche sui lati del dispositivo stesso. Non potevamo davvero sperare di meglio.
DJI FPV Remote Controller
Nella confezione standard troviamo anche il controller remoto, una versione leggermente rivisitata dei ‘classici’ controller degli altri droni dell’azienda. Questi ha dimensioni di 190 x 140 x 51 millimetri con un peso di 346 grammi, le levette sono personalizzabili, è possibile decidere di renderle più “dure/morbide”, dipendentemente dalle proprie esigenze o necessità.
La pulsantistica resta sempre la stessa, con l’aggiunta del tasto per navigare tra le 3 modalità e lo start/stop per lo stazionamento. L’unica funzione automatica del DJI FPV è il return to home (per fortuna), in modo che il drone possa tornare da solo al punto di partenza. L’ergonomia è ottima, non è un controller troppo pesante, mentre la disposizione dei pulsanti si è rivelata essere più che azzeccata e facilmente raggiungibile.
La batteria è quasi infinita, il prodotto si ricarica tramite la USB type-C presente nella parte inferiore, e permetterà un utilizzo fino a 9 ore consecutive (passa dallo 0 al 100% in 2,5 ore).
DJI Motion controller
L’ultima novità del DJI FPV è rappresentata dal Motion controller, un sistema rivoluzionario per controllare i movimenti del drone. Questi ha la forma di una cloche di un elicottero, e come tale basterà imbracciarla, ruotandola nella direzione in cui si vorrà spostare il drone, per muoverlo di conseguenza; un sistema mai visto e davvero unico nel proprio genere, più adatto però ai professionisti del settore.
Il peso è limitato, raggiunge 167 grammi, la disposizione sulla superficie dei pulsanti è più che azzeccata, troviamo il tasto di accelerazione in posizione “pistola” per intenderci, con il freno di emergenza (vitale sopratutto a forti velocità), la registrazione, il tilt del sensore fotografico ed il lock per evitare pressioni involontarie.
E’ un accessorio venduto a parte, in grado di garantire un’esperienza ancora più immersiva a dir poco fantastica, ma come detto da acquistare solo da esperti. La batteria è molto capiente, permette un utilizzo fino a 300 minuti continuativi, la ricarica avverrà poi tramite la USB type-C posizionata inferiormente.
DJI FPV: conclusioni
In conclusione il DJI FPV è un drone fantastico, adatto agli utenti inesperti che vogliono buttarsi nel mondo dell’FPV, proprio perché integrando le varie modalità di utilizzo potrà avvicinarli ad un controllo sempre più preciso ed affidabile del prodotto stesso. Le velocità raggiungibili sono incredibili, la stabilizzazione è ottima (nei limiti del possibile), il visore è stato aggiornato ed è sempre più preciso per un’esperienza ancora di livello superiore. I difetti riscontrati sono pochi, passano più che altro per la durata della batteria (ed il costo di 149 euro l’uno per i componenti aggiuntivi), la difficoltà nel trasporto e forse il prezzo complessivo.
Di seguito visualizzate la nostra videorecensione con i punteggi del caso.