Grid Force è la nuova esperienza proposta da Playtra Games, team di sviluppatori del Regno Unito, che ha deciso di proporre agli utenti un gioco di ruolo tattico, completamente organizzato su una disposizione classica a griglia. Il titolo corrente è disponibile per PC, ma presto verrà rilasciato anche su Xbox e Nintendo Switch. Scopriamolo da vicino nella nostra recensione completa.
A dispetto di quanto si potrebbe pensare Grid Force nasconde una complessità di fondo che lo rende complesso da seguire, il pianeta è stato letteralmente invaso dalle machinae (non l’abbiamo scritto male), entità che si trovano ad un livello superiore rispetto alla popolazione, difatti le potremmo definire quasi divine, che hanno diviso il mondo in tante piccole biomasse, a loro volta realizzate a piacimento di queste entità. La suddivisione è pensata per una sorta di torneo, infatti ogni biomassa è caratterizzata da una specifica popolazione ed un tema ben specifico, periodicamente la machinae che si occupa dell’area, nomina un quartetto di rappresentanti, il cosiddetto campione, affiancato da tre fidi gregari.
Questa è in sintesi l’ambientazione in cui si risveglia Donna, la protagonista che ci accompagnerà nell’avventura, la quale si ritrova con una importante amnesia, in seguito al fallimento della sua missione. Ritrovandosi in un mondo che teoricamente non conosce, il personaggio fa affidamento sui fidi compagni, per scoprire che il controllo delle machinae è andato ben oltre il dovuto, e per questo devono essere fermate. Inizierà di conseguenza un viaggio che la porterà ad attraversare tutte le biomasse, in terribili combattimenti contro tutti i campioni delle altre aree.
Una narrativa, come anticipato, troppo arzigogolata e complessa, che crea in parte confusione nell’utente finale, sopratutto dato che stiamo parlando di un titolo molto immediato nel gameplay e nell’esperienza finale (è completamente localizzato in lingua inglese).
L’intera avventura si articola in 2D a sviluppo orizzontale con uno stile fumettistico interessante alla vista, ma con qualche difetto. Gli intermezzi sono tutti rappresentati da scene appunto di fumetti, con disegni non realizzati alla perfezione, tanto da risultare tutt’altro che godibili dall’utente finale. Nella nostra prova su PC non abbiamo notato rallentamenti nel frame rate o difficoltà di sorta, gli effetti visivi arricchiscono la spettacolarità degli scontri, con una buona caratterizzazione dei singoli personaggi, o delle loro animazioni.
Il budget limitato lo notiamo in dettagli non troppo precisi, né comunque in una nitidezza di fondo alquanto piacevole. Il difetto più grande lo notiamo nei testi mostrati a schermo, sono spesso ridondanti, eccessivi nella loro lunghezza, nella dimensione e sopratutto nella rapidità in cui vengono mostrati al giocatore. Dettagli che purtroppo vanno ad inficiare l’esperienza complessiva, rendendola meno appetibile e più difficile da digerire. Eccellente, al contrario, il comparto audio, anche se potreste essere troppo concentrati nel comprendere le scritte.
L’intera avventura è organizzata in una serie di livelli, dislocati nelle varie biomasse, nei quali dovrete scontrarvi contro i nemici; i livelli stessi sono standardizzati, con suddivisione in una griglia a quadri, all’interno della quale sarete posizionati sulla sinistra, con gli avversari sulla destra. La progressione del personaggio è discreta, e si concentra più che altro nell’apprendimento di una serie di abilità speciali, da utilizzare nel corso del combattimento vero e proprio.
Nei vari livelli si potranno controllare fino a 4 personaggi differenti, tutti con caratterizzazioni e abilità uniche, mettendovi tra le mani un gameplay tanto semplice quanto intuitivo (ed un solo modo di sparare, focalizzato su un singolo tasto). Il passaggio di livello è dettato dall’utilizzo di cristalli elementali, da investire nel miglioramento di determinate caratteristiche fondamentali, che porteranno al successivo sblocco di attacchi speciali. Molto buona la scelta di integrare la schivata e la parata, due aspetti che ampliano l’impatto esperienziale dell’utente, personalizzando al massimo lo sconto finale.
Al termine di ogni livello verrà attivato un dialogo a risposta multipla, con effetti immediati sul prosieguo (quindi scegliete bene), prima di procedere con la biomassa successiva, sarà necessario sconfiggere un boss, il quale offrirà in dono una maschera, elemento fondamentale per imparare un attacco extra, andando anche a migliorare alcune specifiche, a discapito di altre. La longevità è indubbiamente uno dei suoi punti di forza, si trascorreranno anche più di 40 ore prima di giungere alla fine dell’avventura, dovendo periodicamente ripetere i livelli precedenti per guadagnare esperienza e salire di livello. La difficoltà è tarata verso l’alto, per questo motivo armatevi di pazienza.
In conclusione Grid Force è un titolo che avrebbe potuto dare tanto al mondo videoludico, ma che purtroppo scivola inesorabilmente su una buccia di banana, rendendo l’esperienza molto più complessa e difficile di quanto avremmo sperato. I suoi punti di forza sono rappresentati da un gameplay immediato ed intuitivo, dotato di una discreta complessità e profondità, nonché un’ottima realizzazione. La longevità è l’altro aspetto da tenere in considerazione, poiché sicuramente vi manterrà ancorati allo schermo per diverse ore.
Dall’altra parte della medaglia non possiamo che trovare un comparto grafico rivedibile sotto molti aspetti, le scritte sono troppe a schermo, il costrutto narrativo è eccessivamente complesso tra cui è difficile districarsi.
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