Recensione HP Elite Dragonfly: soli 990 grammi e attenzione alla sicurezza

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HP Elite Dragonfly è il nuovo notebook pensato dall’azienda prevalentemente per gli ambienti lavorativi o aziendali, per tutti gli utenti business che sono alla ricerca di un modello dalle prestazioni più soddisfacenti, con un occhio importante alla sicurezza dei dati.

Esteticamente il terminale assomiglia davvero moltissimi agli ultimi notebook di HP, presenta una scocca unibody in lega di magnesio con una finitura opacizzata che al tatto gli conferisce un’aura premium e una robustezza superiore alla media. Le dimensioni lo rendono decisamente portabile, pesa solamente 990 grammi, e una volta richiuso si ferma a 30,43 x 19,75 cm con uno spessore di 1,1 centimetri. Molto belle le scritte HP in contrasto con la colorazione del notebook, le cerniere sono decisamente rigide, non è possibile aprirlo solamente con una mano.

 

Hardware e caratteristiche tecniche

Il display è un IPS LCD da 13,3 pollici (33,8 cm di diagonale), con risoluzione FullHD a 1920 x 1080 pixel (almeno per la nostra versione), luminosità massima 400 nit, retroilluminazione WLED e completamente touchscreen. Qualità buona, personalmente avrei preferito un AMOLED o un OLED, sopratutto considerato che sono necessari più di 1000 euro per il suo acquisto, ma per il target di utenti verso cui è indirizzato, può essere considerato più che sufficiente. La luminosità è molto elevata, ne permette tranquillamente anche l’utilizzo sotto la luce solare diretta. I colori sono ben rispettati, chiaramente però i neri ed i bianchi non saranno purtroppo mai perfetti.

La funzionalità touchscreen non si discosta da quanto discusso con precedenti modelli, potrete acquistare la HP Pen per utilizzarlo come se fosse un tablet. Gli input con il dito vengono recepiti molto rapidamente dal pannello, nessuna difficoltà o bug da segnalare; lo switch tra modalità desktop-tablet è rapido, senza intoppi, dovrete solamente fare leggermente forza data la rigidezza delle cerniere.

Sotto il cofano la nostra versione integra un processore Intel Core i5-8265U di ottava generazione, con frequenza di clock fissata a 1,6GHz, affiancato da una scheda grafica Intel UHD 620 (integrata, non dedicata). Nell’utilizzo in un ambito lavorativo ci siamo trovati benissimo, senza intoppi o rallentamenti di sorta; nel momento in cui gli abbiamo chiesto, ad esempio, di aprire Asphalt 9 o di sforzarsi leggermente di più, abbiamo notato rallentamenti e tentennamenti vari. E’ un notebook da utilizzare solamente per le operazioni basilari, nonostante siano presenti oltre 16GB di RAM ed integri anche un SSD da 512GB per un rapido accesso ai dati salvati. La scheda grafica integrata è un’altra limitazione importante in termini di editing fotografico video, potrete fare davvero ben poco.

La connettività è posizionata sui bordi, sul lato sinistro abbiamo il tasto di accensione (con LED integrato), una USB di tipo A 3.1 (di prima generazione); spostando l’attenzione dall’altra parte incrociamo una HDMI 1.4, un jack da 3.5mm combo cuffie/microfono e 2 USB di tipo C, una da utilizzare per la ricarica del dispositivo.

La batteria non è removibile, è una HP Long Life a 2 celle da 38Wh, in confezione trovate l’alimentatore USB Type-C da 65 watt. Come durata siamo rimasti decisamente soddisfatti, si possono raggiungere anche 8 ore di utilizzo lavorativo continuativo, senza dover ricorrere alla presa a muro.

La tastiera è una HP Premium Collaboration, l’escursione dei tasti è superiore a quanto visto in passato, ma sicuramente piacevole per la scrittura prolungata. E’ completamente retroilluminata con singola colorazione, i tasti sono abbastanza grandi e ben distanziati tra loro, segnale che sono perfetti anche per gli utenti con mani notevoli o dita leggermente tozze.

Il trackpad è stato ampliato rispetto al passato, funziona perfettamente e supporta anche tutte le classiche gesture multitouch. A fianco della tastiera sono stati posizionati ben 4 altoparlanti stereo, realizzati in collaborazione con Bang & Olufsen, la qualità della riproduzione è sopraffina, resa ottima sia per quanto riguarda le frequenze medie e alte (non vengono smorzate o troncate), i bassi non sono particolarmente corposi.

Le cornici del display non sono particolarmente sottili, sopratutto superiormente per fare spazio alla webcam da 720p. Il primo segnale dell’attenzione alla sicurezza in questo HP Elite Dragonfly arriva dalla presenza dello switch fisico per l’oscuramento della camera, in questo modo l’utente potrà fisicamente oscurare la webcam ed essere sicuro al 100% di non venire spiato (lo switch software si può sempre hackerare).

Poco sotto la tastiera, inoltre, è stato integrato il sensore per le impronte digitali; l’utente può registrare una o più impronte da utilizzare per sbloccare l’HP Elite Dragonfly. Funzionalità molto utile, sta letteralmente spopolando sui nuovi modelli, relativamente di rapida esecuzione, non manca un colpo, se non proprio in rare occasioni. Segnaliamo la possibilità di sblocco anche con il viso, grazie al sensore a infrarossi.

Le connettività accomunano i device di ultima generazione, WiFi 6 axbluetooth 5.0 ed ovviamente mancano NFC e GPS.

 

 

Sistema operativo

Il sistema operativo è Windows 10 Pro, l’azienda installa pochissimi software aggiuntivi, se non proprio i più importanti legati alla sicurezza dei dati e dell’utilizzatore finale. Considerato il segmento di mercato e la porzione di utenti a cui è rivolto, l’HP Elite Dragonfly è davvero mirato nel tentativo di impedire perdite di dati o accessi indesiderati.

Partendo da questo concetto, e ricordando la presenza di sensore impronte e oscuramento della webcam, segnaliamo 4 funzioni molto importanti: HP Sure Sense, Sure Click, Sure Start e Sure View. Con Sure Sense il sistema sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale e del deep learning per rilevare e prevenire minacce sconosciute, meglio definite zero-day. Con Sure Click le applicazioni vengono aperte in un contenitore virtuale isolato dal sistema, in questo modo, se infette o se venissero infettate, non avrebbero la possibilità di colpire tutte le altre, data la cancellazione del contenitore alla chiusura dell’app.

Con Sure Start, HP ha pensato ad un bios auto-rigenerante, ciò sta a significare che se nel corso dell’utilizzo venisse corrotto, allo spegnimento sarebbe in grado di ripararsi e di tornare allo stato precedente. Per ultimo HP Sure View, una funzionalità utilissima se accedete al computer in mezzo ad altra gente, basterà premere un tasto per ridurre il campo visivo del display, questi diverrà illeggibile dagli utenti che vi circondano.

 

HP Elite Dragonfly: conclusioni

In conclusione HP Elite Dragonfly è il perfetto compagno di lavoro per l’utente che punta principalmente alla sicurezza dei dati e meno alla sostanza. In quanto se dovessimo osservare le specifiche ed il funzionamento generale della nostra versione, diremmo che 1700 euro sono decisamente troppi; considerando invece tutto quanto si nasconde sotto il cofano, forse possiamo ritenerli quasi adeguati.

Di seguito per la nostra videorecensione ed i punteggi riassuntivi.

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