PGA Tour 2K23 rappresenta il ritorno di una delle serie più amate e discusse, un capitolo che presenta grandi novità dal punto di vista grafico, con un importante avvicinamento alla salsa next-gen, ed un gameplay che risulta essere maggiormente alla portata anche degli utenti con un minore bagaglio conoscitivo del settore. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa.
Grafica
Nella nostra prova su console next-gen abbiamo sicuramente apprezzato la stabilità del frame rate (si può giocare a 60fps volendo), anche attivando la modalità Qualità si ha la possibilità di godere appieno dell’incredibile livello dei dettagli e di una risoluzione che sembra quasi essere pari alla realtà.
Le animazioni sono fedeli, precise e ben bilanciate, non risultando mai meccaniche o troppo robotiche; dall’altro lato abbiamo apprezzato l’estremo dettaglio dei campi in sé, con una varietà che amplia il più possibile l’offerta, spaziando da lande desertiche o spiagge tropicali, sino ad arrivare ad aree boschive e ricche di flora.
Ottima la personalizzazione del personaggio principale, l’utente si ritrova a poter creare un vero e proprio avatar a propria immagine e somiglianza, il quale poi verrà sviluppato, in termini di capacità, nel corso della lunga esperienza nella Carriera (o MyCareer). Il comparto audio è appagante, i telecronisti, sempre in lingua inglese, seguono alla perfezione lo svolgimento della partita, con descrizioni dettagliate di ogni colpo e buca (il gioco è invece localizzato testualmente in italiano).
Meccanica di gioco
La modalità che maggiormente cattura l’attenzione è sicuramente la MyCareer, più comunemente definita la Carriera. Dopo aver creato il proprio avatar, come vi abbiamo descritto poco fa, verrete catapultati in un vero e proprio campionato ricco di sfide, ma sopratutto arricchito da un albero delle abilità che rende l’esperienza sicuramente più avvincente e che garantisce una migliore progressione. In questo modo si sentirà nel vero senso della parola l’incremento della propria esperienza ed abilità, migliorandosi quotidianamente grazie a tornei, amichevoli o eventi particolari.
Al raggiungimento di determinate posizioni verrà guadagnata la moneta locale, la quale comunque potrà essere utilizzate per sbloccare bastoni, palle, accessori o anche vestiario unico nel proprio genere, per arricchire l’estetica del personaggio, senza migliorare comunque le abilità in sè. Una modalità davvero eccellente che ci sentiamo di promuovere a pieni voti, per la sua realizzazione qualitativa generale.
I percorsi che si percorreranno nel corso dell’avventura su PGA Tour 2K23 sono complessivamente 20 (di cui 17 ereditati dal precedente capitolo), a cui se ne aggiungeranno altri 3, per un totale quindi di 23, più che altro localizzati nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Da notare, se amanti del genere, anche il Course Designer, per disegnare nel vero senso della parola il percorso, oppure scaricarne uno dei tanti realizzati dagli altri utenti.
La grande novità di PGA Tour 2K23 è sicuramente Topgolf, ovvero un campo di golf indoor in cui è possibile fare pratica, ma anche partecipare a sfide molto avvincenti, con l’aggiunta della co-op online. Una modalità interessante, divenuta nel corso degli anni molto comune in tutto il mondo, che amplia sicuramente l’offerta del titolo stesso.
Gameplay
Il nuovo sistema di controllo vede l’abbandono dello Swing Stick, che ricordiamo corrispondere al rilascio direzionato dello stick di destra nell’esecuzione dello swing, una pratica di per sé gratificante, ma che ha sempre richiesto molto allenamento per padroneggiarla correttamente, per avvicinarsi al cosiddetto swing a 3 pressioni.
Il sistema parte quindi con il richiedere la pressione della X per la scelta della potenza da applicare sulla palla, con il conseguente bilanciamento del movimento. In questo modo l’accesso al gioco è più semplificato (ma non troppo), in quanto lo swing viene spezzato in due movimenti (potenza + direzione), al contrario dell’azione singola e combinata.
Il bello di giocare a PGA Tour 2K23 è chiaramente lo studiare alla perfezione la conformazione della buca e del percorso in sé, come è il golf nella realtà, una fisica molto fedele e ben realizzata che offre a tutti gli effetti la sensazione di trovarsi con i piedi nell’erba e la mazza in mano. Aspetti molto tecnici, che potrebbero allontanare i neofiti dello sport, ma che sono perfetti nella loro realizzazione ed applicazione al gameplay.
PGA Tour 2K23: conclusioni
Lo abbiamo dovuto attendere due anni, PGA Tour 2K23 dimostra ancora una volta che l’attesa ne è valsa effettivamente la pena, il lavoro svolto dal team di sviluppatori è lodevole, e riesce a migliorare ancora una volta l’esperienza posta in essere per il consumatore finale.
La grafica, nonostante sia un titolo cross-gen è eccellente, sia per quanto riguarda i personaggi, che per l’intero circondario, con texture precise e definite, nonché una conta poligonale elevata, grazie anche ad un frame rate stabile. Il gameplay è stato in parte semplificato, risultando giustamente più accessibile, senza però rinunciare troppo alla curva di apprendimento ed il livello di difficoltà in generale. In ultimo, da non trascurare l’eccellente modalità Carriera, impreziosita da tanti orpelli tecnici che migliorano la progressione, rendendola ancora più realistica.