Recensione Philips Evnia 34M2C8600: un monitor QD-OLED di altissima qualità

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Philips, azienda leader nel settore della produzione di dispositivi audiovisivi, ha lanciato un paio di anni fa una selezione di monitor QD-OLED di altissima qualità, appartenenti alla serie Evnia, dedicata al mondo del gaming. Nell’ultimo mese abbiamo avuto occasione di testare in modo approfondito il modello Philips Evnia 34M2C8600, e dopo quasi 200 ore di utilizzo ve lo possiamo raccontare nella nostra recensione completa.

Design e Estetica

A differenza di tanti altri monitor da gaming, dal look decisamente più aggressivo, Philips Evnia 34M2C8600 sceglie un look comune tra tutti i modelli della stessa serie, con colorazione bianca (solamente il braccio posteriore è argentato con inserti bianchi), un piedistallo molto robusto con finitura puntinata molto gradevole ed elegante alla vista, ed un braccio resistente, possente, ma non eccessivamente pesante, anch’esso con linee spigolose, ma ugualmente eleganti.

In termini dimensionali, il prodotto senza il piedistallo raggiunge 813 x 367 x 135 millimetri, mentre includendolo queste diventano 813 x 553 x 295 millimetri. Il peso complessivo è, a differenza di quanto visto con altri modelli, relativamente contenuto, poiché comunque parliamo di un prodotto da 6,80kg senza piedistallo (e diventano 8,70kg con quest’ultimo). Non è eccessivamente ingombrante, ma ciò che abbiamo apprezzato maggiormente è proprio l’estetica di un prodotto estremamente elegante, che presenta anche una finitura opaca nella parte posteriore (che non trattiene le impronte, né si sporca facilmente), combinata con uno stand regolabile in più direzioni, che ne estende la versatilità. Da notare che, dopo averlo facilmente agganciato, si può alzare ed abbassare di 150 millimetri, ruotare sull’asse verticale di +/- 20 gradi, oppure inclinarlo -5/20 gradi. Operazioni che possono essere eseguite con una sola mano, esercitando la giusta forza, mai eccessiva comunque.

Il sistema di controllo del pannello si concentra nella parte posteriore, dove trova posto un piccolo pad analogico che permette di spostarsi senza problemi all’interno del menù. Philips, forte della sua tecnologia Ambiglow, che l’ha resa famosa nell’ultimo decennio, la ripropone nella parte posteriore di questo monitor, costellandolo con una serie di LED esteticamente davvero belli da vedere; più precisamente parliamo di quattordici LED nella trama ricca di quadrati, altri quattordici LED che illuminano il piano di appoggio, per poi completare il tutto con due strisce LED che si intersecano tra loro. Un tripudio di colori e di luci, con possibilità di personalizzazione e giochi di luce predefiniti (tra cui troviamo il segui video o musica, non sempre reattivo, purtroppo), che abbiamo trovato sicuramente gradevoli, e ben bilanciati, un tratto distintivo che non stravolge l’esperienza, ma la rende sicuramente più completa e migliore.

Hardware e Specifiche

Philips Evnia 34M2C8600 è un monitor QD-OLED, ovvero offre un approccio ibrido tra due tecnologie: OLED Quantum Dot, per raggiungere un contrasto elevato, neri sempre ricchi ed intensi, e riuscendo nel contempo ad elevare la luminosità massima (che sarà comunque sempre inferiore ad un LCD), rendendo i colori più vivaci e migliorando la resa da ogni angolazione. Il prodotto presenta certificazione VESA ClearMR 9000, con una sfocatura dell’immagine davvero ridotta (è la certificazione più alta possibile). La sua curvatura 1800R potrebbe non piacere a tutti, ma a conti fatti è meno marcata di altri modelli che abbiamo testato in passato, sebbene comunque parliamo di un pannello da 34 pollici di diagonale (86,36 centimetri), UltraWide (con rapporto d’aspetto in 21:9), che offra un contrasto 1 milione a 1, con un angolo di visualizzazione decisamente ampio, pari a 178 gradi sia in orizzontale che in verticale. Il rivestimento del pannello è lucido, ma dotato di proprietà anti-riflesso di pregevole fattura, permettendone l’utilizzo praticamente in ogni ambiente senza difficoltà.

Per prevenire il burn-in, un pericolo importante soprattutto se non viene utilizzato solamente in ambito gaming, la sua risoluzione massima teorica è di 3440 x 1440 pixel, ma effettiva è di 3456 x 1456 pixel, sui bordi del display vengono mantenuti 8 pixel il cui compito è di spostare ciclicamente l’immagine, in questo modo senza perdite di dettaglio, per evitare che alcuni elementi restino sempre fissi. Oltre a questo, viene attivato il cosiddetto pixel refresh, ogni 4 ore di utilizzo viene richiesta tale procedura, che può essere posticipata manualmente fino ad un massimo di 16 ore, oltre le quali viene attivata in automatico, e richiede circa 7 minuti (la riconoscete perché il LED anteriore lampeggia con una elevata frequenza).

L’area di visualizzazione effettiva, pari a 800,1 x 337,1 centimetri, vi avvolge in ogni operazione, il display è certificato VESA DisplayHDR Ture Black 400, con neri e ombre particolarmente intensi, e varie modalità HDR ottimizzate in relazione al contenuto che effettivamente si andrà a riprodurre. Il supporto colore di 1,07 miliardi 10 bit, offre l’idea di quanto il Philips Evnia 34M2C8600 rispetti ogni singola sfumatura, difatti riesce a coprire il 99,3% della gamma DCI-P3, il 121,3% della NTSC, il 148,8% della sRGB ed il 97,8% della Adobe RGB. Il livello dei dettaglio è superlativo, i contorni sfocati sono un lontano ricordo, come anche gli effetti scia o gli aloni che troviamo su altri modelli, tutto ciò a prescindere dalla frequenza di aggiornamento dell’input. La calibrazione di base (il preset, per intenderci), è molto buona per quanto riguarda lo spazio colore DCI-P3, consigliando comunque la gamma 2.2; la personalizzazione e la regolazione manuale è buona, sebbene comunque non sia particolarmente approfondita.

La luminosità massima è sufficiente per un OLED, come vi abbiamo detto è inferiore ad un LED, ma comunque adatta alla maggior parte degli utilizzi ed alla visione di contenuti. Le cornici minime offrono un’ottima immersione nella visione, la finitura argentata, con la striscia inferiore (dove troviamo la scritta Evnia da una parte e Philips dall’altra), innalza ulteriormente il livello qualitativo del prodotto, senza intaccare l’esperienza complessiva.

Il pannello integra altoparlanti con elaborazione audio DTS ed ottimizzazioni per musica, giochi, film e quant’altro. La loro potenza è di 5W l’uno, un volume massimo molto elevato, che non porta mai a distorsione dell’audio in ogni frequenza effettivamente riprodotta. I bassi sono corposi, dettagliati e precisi, gli altri non distorti; nel complesso una resa audio più che soddisfacente, perfettamente allineata con la fascia di prezzo di posizionamento.

Connettività

Nella parte posteriore troviamo una buona serie di connettori che rendono il Philips Evnia 34M2C8600 decisamente versatile, presentando nel contempo un aspetto negativo. Sono presenti due porte HDMI 2.0, una displayPort 1.4 ed una USB-C (con modalità DP Alt, video e dati). Sfruttando le HDMI si potrà raggiungere al massimo un refresh rate a 100Hz, con risoluzione 3440 x 1440 pixel, mentre con DisplayPort e USB-C, il refresh rate raggiunge il suo picco, 175Hz. Non capiamo la scelta di puntare sulle HDMI 2.0 su un pannello di fascia alta, fermo restando comunque che il formato ultrawide è più votato ad un utilizzo con PC, piuttosto che console di ultima generazione.

A tutto questo si aggiunge un hub USB, con 4 USB-A 3.2 Gen 1/5GBps ed una USB-B upstream. Una connettività completa, che sfrutta il rilascio di potenza tramite USB-C fino a 90W (Power Delivery 3.0), una comodità estrema in quanto è possibile trasferire il video alla massima risoluzione, e nel contempo provvedere alla ricarica del notebook (a patto che supporti una ricarica di questo tipo).

Il prodotto integra una ventola, che può essere settata manualmente o impostata in automatico, nel complesso non incide sull’utilizzo del monitor anche in un ambiente completamente silenzioso. Praticamente non vi accorgerete della sua presenza.

Conclusioni

In conclusione Philips Evnia 34M2C8600 è un monitor che abbiamo letteralmente amato, un dispositivo che consigliamo ad occhi chiusi a coloro che sono alla ricerca di un pannello OLED con rapporto d’aspetto ultrawide, che riesca a garantire buone prestazioni al giusto prezzo. I suoi punti di forza sono chiaramente legati alla qualità di ogni riproduzione video, affiancati da una resa audio altrettanto di qualità, a cui si aggiunge l’Ambiglow, non sempre perfetto, ma comunque quel qualcosa in più che gli permette di distinguersi dalla massa.

Il lato negativo? sicuramente l’assenza di HDMI 2.1, un malus importante per un prodotto che vuole ed ha tutte le carte in regola per essere di fascia alta.

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