Recensione Realme Pad Mini: un best buy da non lasciarsi sfuggire

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Realme Pad Mini è il secondo tablet dell’azienda cinese, in fortissima espansione sul mercato europeo, pensato per soddisfare l’esigenza degli utenti di trovare la giusta via di mezzo tra il Realme Pad (di cui vi abbiamo parlato qui) e lo smartphone. In vendita a partire da 179 euro, nella variante solo WiFi, il prodotto supera il suo essere economico con prestazioni adeguate e convincenti. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Il primo approccio con il prodotto è sicuramente positivo, al tatto appare sin da subito robusto e discretamente realizzato, con bordi piatti ed una back cover in metallo opaco, che ricorda a prima vista i dispositivi Apple, ma che risulta essere ottima in termini di trattamento oleofobico. Il modulo delle fotocamera è leggermente in rilievo rispetto alla scocca, se poggiato su un piano di lavoro non ballerà in nessun modo.

Le dimensioni sono relativamente ridotte, parliamo di 211,84 x 124,48 x 7,6 millimetri di spessore, ed un peso che si aggira attorno ai 372 grammi. Il tablet risulta facilmente inseribile in uno zainetto o in una piccola borse, è abbastanza sottile, forse più pesante del previsto, ma ne guadagna la robustezza generale.

Il frame è a sua volta realizzato in metallo, con il jack da 3,5mm sul lato superiore, sul destro i tasti di volume e accensione/spegnimento, per finire con la porta USB type-C 2.1 nella parte bassa. Gli speaker fisici sono due, e si trovano sui lati corti, mentre il carrellino delle SIM (noi abbiamo la versione LTE), è sul lato sinistro del device.

 

Hardware e Specifiche

Il pannello è un IPS LCD da 8,7 pollici di diagonale, con risoluzione 1340 x 800 pixel, ed un rapporto schermo corpo dell’84,59%. Le cornici sfortunatamente sono abbastanza spesse, riducendo difatti l’area utilizzabile del pannello, ma Realme ha aggiunto una soluzione interessante. Il bordo è leggermente rialzato, si trova un piccolissimo scalino in plastica, pensato per evitare che il display entri in contatto con il piano di lavoro, se posizionato capovolto.

L’idea è di favorire l’utilizzo con due mani è rimarcata dalla grandezza delle cornici sui lati corti, garantendo in questo modo la presa, senza che venga ostruita la visuale. Non è il display più qualitativo che abbiamo, i 179 ppi si fanno sentire sopratutto nel dettaglio e la nitidezza, fermo restando che sarà possibile leggere senza alcun problema. Ipotizzando un utilizzo standardizzato, per la visione di video e la navigazione in rete, non noterete differenze particolari rispetto agli altri entry level. La luminosità massima è solo sufficiente, se utilizzato sotto la luce solare diretta, potrebbe portare a piccole difficoltà.

Il processore è un componente atipico, diverso da quanto siamo solitamente abituati a vedere, è un Unisoc T616, un SoC con processo produttivo a 12 nanometri, octa-core con frequenza di clock a 2GHz, e GPU G57. Le configurazioni accessibili sono diverse, si parte da 3/4GB di RAM, passando sui 32/64GB di memoria interna, espandibile tramite microSD fino a 1TB. Le prestazioni superano le aspettative, stupendo per la rapidità di esecuzione, di avvio delle applicazioni, ed anche nel gaming; chiaramente non è possibile pretendere troppo, fermo restando sarà possibile pensare di giocare con titolo anche abbastanza impegnativi, mantenendo un frame rate stabile (e senza scaldare nella parte posteriore).

Lo sblocco può avvenire solamente con il riconoscimento del viso 2D, il suo funzionamento è ottimo, permette di accedere abbastanza rapidamente al sistema, la velocità è in linea con quanto osserviamo quotidianamente sugli smartphone. La nostra versione prevede connettività 4G, con carrellino delle SIM con 2 slot, utilizzabili per 2 SIM 1 nano SIM e l’espansione di memoria tramite microSD. Parlando invece di connessioni wireless, il Realme Pad Mini presenta WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.0 e chip GPS.

L’audio, come anticipato, è stereo, vengono sfruttati i due speaker fisici posizionati sui lati corti, per una resa complessivamente ottima. Il volume massimo supera le necessità di un ambiente da 25 metri quadrati, il dettaglio e la nitidezza sono in linea con la resa di un prodotto da oltre 300 euro.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Nella parte posteriore è stata integrata una fotocamera principale da 8 megapixel con apertura F2.0, la cui resa è appena sufficiente. In condizioni di forte luminosità, gli scatti sono discreti, caratterizzati da un buon dettaglio, ed una nitidezza in linea con la fascia di prezzo di posizionamento. Nel momento in cui la luce inizia a calare, sorgono i primi problemi, poiché il rumore digitale si vede praticamente subito, notando a sua volta una crescente perdita di dettaglio e definizione (cosa che accade anche in tutti gli altri tablet presenti sul mercato).

video vengono realizzati al massimo in FullHD 30fps, l’autofocus è discreto, con poca luce tende ad essere più nervoso del previsto, andando a scattare nella ricerca del soggetto da inquadrare. La stabilizzazione è generalmente sufficiente, anche se risulta complesso pensare di registrare video a mano libera camminando, data anche la difficoltà nell’impugnatura del dispositivo.

Nel lato corto superiore si trova una fotocamera secondaria da 5 megapixel, con apertura F2.2, sufficientemente nitida e dettagliata per riuscire a realizzare ottimi scatti, ed una buona qualità nelle videochiamate/videoconferenze. In entrambi i casi, come anticipato, la resa è in linea con la fascia di prezzo.

Il sistema operativo è Android 11, con patch di sicurezza aggiornate a Maggio 2022, personalizzazione grafica Realme UI. Tutto riprende quanto di buono stiamo vedendo sugli smartphone dell’azienda, con una versione privata di qualsiasi personalizzazione, in modo da snellire il più possibile l’esecuzione, e renderla più fluida possibile. Il risultato è ottimo, la navigazione all’interno del sistema è rapida, le impostazioni modificabili sono pochissime, troviamo solamente lo schermo diviso e le gestures, praticamente nient’altro.

La batteria è infine un componente da 6400mAh, con ricarica rapida a 18 watt e ricarica inversa. L’autonomia è più che adeguata per le prestazioni che l’utente cerca nell’acquisto di un tablet, stando ai nostri test si possono raggiungere anche 14 ore di utilizzo continuativo, prima di dover ricorrere alla presa a muro.

 

Realme Pad Mini: conclusioni

In conclusione il Realme Pad Mini è un tablet da consigliare agli utenti che sono alla ricerca di un tablet economico, dalle prestazioni superiori alla fascia di prezzo di posizionamento, caratterizzato da un design elegante e da materiali di qualità, nonché comunque un display più che sufficiente. Il consiglio è di puntare direttamente sulla variante LTE, in modo da poterlo tranquillamente utilizzare anche con connessione dati attiva (senza WiFi).

Dall’altro lato della medaglia troviamo un comparto fotografico appena sufficiente, ed uno schermo poco luminoso, che potrebbe portare a qualche piccola difficoltà nell’utilizzo all’aria aperta.

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