Riders Republic rappresenta l’ultima fatica dello studio Ubisoft Annecy, individuato come un open world di sport estremi, che punta fortissimo sul divertimento immediato, ed una buona dose di pazzia che alza ulteriormente l’asticella dello spasso che l’utente vivrà nel corso dell’esperienza. Rilasciato per ogni console (anche di nuova generazione) e PC, il titolo presenta un prezzo di listino di 69 euro per la versione base.
Stili di gioco
Parlare di trama o di struttura narrativa per un titolo di questo tipo è decisamente superfluo, alla base dell’esperienza non troviamo una narrazione o una storia da seguire, se non la fama che il giocatore potrà acquisire gareggiando di volta in volta, accrescendola a suon di ricompense, di stelle e di sponsor.
Addentrandoci nel mondo di Riders Republic siamo rimasti stupefatti dalla varietà di attività effettivamente eseguibili, sono ben 5 le carriere differenti, suddivise in gare e trick di bicicletta, gare e trick su neve, nonché volo, tutte affrontabili anche dagli utenti più inesperti. All’interno delle suddette si gareggerà con snowboad, sci, mountain bike, bici da strada, per finire con i jet wing e le tute alari, riuscendo difatti a coprire la più ampia rosa di sport estremi possibili immaginabili.
La progressione della partita è legata alle stelle, inizialmente non sarà possibile godere di tutte le carriere, ma verranno sbloccate di volta in volta; le stelle verranno assegnate al termine di ogni gara, in relazione a determinati obiettivi, come terminare un circuito entro uno specifico tempo, gareggiare ad un livello di difficoltà o con un abbigliamento particolare. Più stelle guadagnate, significa più contenuti, ed è qui che Riders Republic si distingue moltissimo.
Il pazzo divertimento promesso dagli sviluppatori non lo notiamo solo nelle gare sfrenate, quanto nell’abbigliamento (sono tantissimi i costumi indossabili) e nei mezzi utilizzati (indimenticabile il downhill con la bici da gelataio, o la gara di “consegna pizze” in un campeggio). Un’eccellente varietà che potrà essere acquistata anche tramite la moneta virtuale guadagnata con le ricompense degli sponsor, dal camioncino nella Riders Ridge, oppure con acquisti in-game.
I suddetti assumono un ruolo molto importante, crescendo di reputazione si riusciranno a sottoscrivere contratti sempre più redditizi, a patto che si riescano a soddisfare le richieste e gli obiettivi giornalieri. Indipendentemente da tutto il discorso relativo alle stelle, l’esperienza è centrata sulla spensieratezza ed immediatezza, ma sopratutto sul puro divertimento, senza l’obbligo di raggiungere gli obiettivi per progredire, in quanto anche classificandosi in tutte le gare all’ultimo posto, si avrà sempre la possibilità di sbloccare le nuove carriere e quant’altro.
Modalità di gioco
Ciò che contraddistingue maggiormente Riders Replublic è l’ampiezza della mappa, e le tantissime attività proposte all’utente finale. L’ambientazione è legata a cinque parchi naturali americani realmente esistenti, e alla loro fedele riproduzione; la natura di open world, in stile Forza Horizon, permette all’utente di spostarsi a piacimento da un lato all’altro della mappa, sfruttando i propri mezzi, e sbloccando anche collezionabili extra.
Gli sviluppatori hanno infatti sparso per i punti più remoti, sia spot panoramici (con una bellissima didascalia che spiega ciò che si sta vedendo), che ben 500 oggetti (vi sfidiamo a trovarli tutti), spingendo il giocatore a vagare con la spensieratezza che contraddistingue l’esperienza, nel tentativo di trovarli tutti. Comodissimi sono invece i punti di spostamento rapido, posizionati a fianco delle gare da avviare, utili per minimizzare i tempi morti, ed evitare che l’utente si annoi negli eventuali spostamenti.
Le gare sono suddivise in due tipologie: a punti, nelle quali sarà necessario compiere il maggior numero di trick guadagnando più punti possibili, e di velocità, il cui obiettivo sarà di tagliare per primi il traguardo o registrare il tempo migliore. Queste compongono le quattro carriere di Bicicletta e Neve, con l’aggiunta del Volo. Molto buona è la varietà dei singoli sport, ad esempio la bicicletta, non sarà solo legata a “gare su strada”, ma si potranno anche incontrare eventi downhill, su circuito o eventi “bizzarri”; stesso discorso vale per tutte le gare con gli sci (o snowboard), proponendo difatti un’esperienza che non stanca mai, grazie anche all’incidenza di altri fattori che ne limano i dettagli. Le condizioni metereologiche avverse spingeranno ad utilizzare una bicicletta con maggiore aderenza, piuttosto che un modello che punta fortissimo sulla velocità ed il poco controllo; tutto ciò incrementa il livello di difficoltà, nell’ottica di completare anche gli obiettivi più complessi, per guadagnare il maggior numero di stelle.
Gameplay e Multiplayer
Il titolo viene proposto al pubblico più ampio possibile, per questo gli sviluppatori hanno integrato due modelli di comandi: Racer e Trickster, consigliati rispettivamente per i neofiti ei veterani. Indipendentemente da quale sceglierete, il livello di complessità è molto elevato, in quanto ogni disciplina porta con sé talmente tante differenze da richiedere una curva di apprendimento molto ampia, prima di poterne fruire in scioltezza. I trick effettivamente raggiungibili sono tantissimi, le combinazioni di tasti permettono di eseguirne a iosa, richiedendo anche la comprensione delle velocità, della pendenza del tracciato su cui si ricadrà, come anche del mezzo che si sta utilizzando. La caduta è facilitata dalla presenza dell’opzione “Atterraggio automatico”, sebbene riduca il moltiplicatore di punti (in pratica vengono contati meno punti).
Un insieme di opzioni che porta l’esperienza ad un livello più alto, la gestione dei trick è ottima, come anche la sensibilità del personaggio nell’effettuarli, è solamente necessaria molta pratica prima di ottenere ottimi risultati. Da notare la presenza di un’area di allenamento, nella quale vengono dettagliatamente spiegate tutte le combinazioni.
Le gare sono loro stesse molto varie, con sensibilità differenti in relazione allo sport, ad esempio nel downhill in bicicletta il controllo è più legnoso, senza mai presentare difficoltà di sorta o negatività particolari da segnalare. Il game design riesce a estrapolare il meglio da ogni disciplina, riuscendo a caratterizzare i circuiti, in relazione all’esperienza che si sta vivendo. Molto buona l’idea di offrire all’utente la possibilità di creare e condividere tracciati personalizzati. La presenza di svariati modelli di mezzi favorisce la progressione dell’esperienza, in termini di capacità di trick e di velocità della gara, senza però offrire possibilità di personalizzazioni approfondite.
Forse da rivedere il sistema di riavvolgimento, non intuitivo e facilmente raggiungibile nella gara adrenalinica, in quanto viene richiesta la pressione di più pulsanti, creando confusione e rallentando ancora di più il ritorno in pista. Discorso simile per il pulsante L2 (almeno su PlayStation), utile sia per frenare che per eseguire trick; la difficoltà la si nota nel momento in cui si è alle prese con un downhill in bicicletta, basta una piccolo ed impercettibile salto, per spingere il personaggio ad eseguire il trick, quando in realtà si voleva solamente frenare.
Tutte le gare vengono giocate in single player, con i “fantasmi” di utenti reali che in precedenza hanno corso lo stesso tracciato; esistono anche immense sfide multiplayer, le cosiddette Gare di Massa, nel corso delle quali 64 giocatori differenti si sfideranno su un percorso, il caos ed il divertimento sono assicurati, sopratutto data la quasi fedele realtà delle collisioni tra i personaggi stessi (è richiesto un abbonamento online solo per queste gare).
Grafica
Riders Republic è un titolo cross-gen, ovvero è disponibile per console di vecchia e nuova generazione, noi lo abbiamo testato su PS5 e, al netto di una mancata implementazione del grilletto adattivo del DualSense, abbiamo apprezzato moltissimo l’immediatezza nel caricamento della partita, anche nello spostamento tra i vari punti della mappa, grazie appunto all’SSD.
La rappresentazione dei parchi americani è precisa e ben definita, senza presentare lag di sorta. Nel corso della nostra esperienza non abbiamo notato rallentamenti nel frame rate, è sempre stato abbastanza stabile, con una buona varietà nelle ambientazioni (suggestiva è ad esempio la foresta bruciata). Il comparto grafico non è in genere il punto forte di titoli di questo tipo, ma dobbiamo ammettere che Ubisoft è riuscita perfettamente a raggiungere un risultato ben superiore alle aspettative, anche in termini di modelli poligonali dei personaggi (personalizzabili sia nell’aspetto che nell’abbigliamento) e nelle loro movenze, mai macchinose o anomale.
Riders Republic: conclusioni
In conclusione Riders Republic è un gioco che crea dipendenza, senza mai essere ridondante o stancare l’utente che vi si avvicina anche per la prima volta. I suoi punti di forza sono una enorme varietà di attività, ambientazioni molto fedeli alla realtà, una mappa open world vastissima, un livello di progressione e di difficoltà perfettamente realizzato, che sarà in grado di accompagnare per mano l’utente più inesperto, oppure sfiderà al massimo il veterano del settore.
Il titolo è ampiamente consigliato anche a chi si avvicina per la prima volta ad una simile esperienza, ne resterà davvero assuefatto.