Vivo X80 Pro è lo smartphone che entra di diritto nella top ten dei migliori cameraphone di sempre, candidandosi come il più interessante di tutto il 2022. Ma riuscirà a soddisfare le aspettative anche degli utenti non solo attenti all’aspetto fotografico? scopriamolo da vicino nella nostra recensione completa.
Estetica e Design
Il prodotto a primo impatto offre sicuramente la sensazione di premium che si saremmo aspettati, il design è spigoloso ma elegante, in netto contrasto con la tendenza attuale di device sempre più colorati. La back cover, in vetro satinato, con finitura nera opaca è un piacere al tatto, trattenendo anche poche impronte, il modulo fotografico è immenso, un blocco rettangolare con finitura lucida che non piace sicuramente a tutti (è poi anche asimmetrico).
I materiali utilizzati da Vivo sono di indubbia qualità, è resistente, affidabile e ben costruito; forse la back cover stondata, con tale finitura, lo rende leggermente scivoloso. Le dimensioni sono abbastanza generose, poiché raggiungono 164,57 x 75,30 x 9,10 millimetri, con un peso che si aggira attorno ai 219 grammi; difficilmente ve ne dimenticherete nella tasca dei pantaloni, ma dobbiamo ammettere non risentirne nell’utilizzo quotidiano.
Sui bordi troviamo tutta la connettività fisica, sul lato destro i tasti di accensione/spegnimento e del volume, mentre inferiormente la USB type-C 3.1 (con uscita video), l’altoparlante ed il carrellino delle SIM; manca, come avete potuto notare, il jack da 3,5mm.
Hardware e Specifiche
Il display è un AMOLED da 6,78 pollici di diagonale, con risoluzione WQHD+ (quindi 3200 x 1400 pixel), supporto HDR 10 ed ovviamente touchscreen. La protezione non è affidata al Gorilla Glass, ma al diretto rivale, la Schott Xensation Up, garantendo ugualmente ottimi risultati.
La luminosità massima di 1500 nits è più che sufficiente per un utilizzo anche sotto la luce solare diretta, il supporto alla tecnologia LTPO permette di sfruttare appieno il refresh rate da un minimo di 1hz fino ad un massimo di 120Hz, per una fluidità davvero eccellente. Qualitativamente è uno dei migliori sul mercato, la gamma dinamica è ampissima, data l’elevata risoluzione i dettagli sono incredibili, con una nitidezza senza pari. E’ un pannello leggermente curvo sui bordi, non al livello della serie Huawei Mate, ma si nota, e potrebbe non piacere a tutti (non abbiamo mai notato tocchi involontari).
Il processore è il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, un octa-core con frequenza di clock a 3GHz, processo produttivo a 4 nanometri, affiancato da una GPU Adreno 730, ed un co-processore per l’elaborazione delle immagini, quale è il Vivo V1+. La configurazione si completa poi con 12GB di RAM DDR5 e 256GB di memoria interna UFS 3.1 (non espandibile). Inutile che il Vivo X80 Pro è reattivo, in grado di avviare rapidamente qualsiasi applicazione, perfetto per il gaming ed ogni tipo di operazione; ottimo il sistema di raffreddamento, anche nei momenti più concitati il prodotto non si è scaldato in maniera eccessiva.
Lo sblocco può avvenire in due modi, sfruttando il sensore ultrasonico delle impronte digitali sotto il display (una variante diversa dagli altri top di gamma, più moderna e ampia), oltre al riconoscimento del viso 2D. L’accesso al sistema è rapidissimo, non abbiamo notato rallentamenti o defezioni di alcun tipo.
Il Vivo X80 Pro è uno smartphone dual SIM, il carrellino delle SIM ha solo due slot, dove non sarà possibile espandere la memoria interna. La connettività è garantita dal 5G, WiFi 6 dual band, USB-C 3.1, GPS e naturalmente NFC con bluetooth 5.2. L’audio è stereo, viene sfruttato sia lo speaker inferiore che la capsula auricolare, il volume massimo raggiungibile è elevato, in grado di soddisfare un ambiente anche da 30 metri quadrati; la qualità è generalmente ottima, il suono è sufficientemente profondo e dettagliato, con poca distorsione sui picchi sonori.
Fotocamera, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico è composto da 4 sensori, suddivisi in un principale da 50 megapixel con apertura F1.6 e stabilizzatore ottico integrato, un grandangolare da 48 megapixel con apertura F2.2, e due lenti zoom, rispettivamente da 12 megapixel e 2X, nonché da 8 megapixel e 5X, entrambe con stabilizzatore ottico integrato.
La collaborazione con ZEISS (nella calibrazione del bianco e nella protezione T* antiriflesso) ha indubbiamente generato i suoi frutti, la resa è assolutamente incantevole in ogni condizione di luce, sopratutto attivando la modalità colore ZEISS. Tutti gli scatti che troverete sono realizzati proprio con la suddetta, in quanto offre una resa molto più realistica e vicina alla realtà, rispetto ad un tradizionale scatto più contrastato e “spettacolare”. Con forte luce le immagini sono precise, dettagliate e nitide sull’intera ampiezza del fotogramma, i colori sono fantastici con una gamma dinamica ampissima, mentre la gestione delle forti luci e del bilanciamento del bianco rasentano la perfezione.
Nel momento in cui la luce generale cala, i risultati non deludono le aspettative. Il rumore digitale si vede tardissimo, la presenza di uno stabilizzatore ottico praticamente su tutti i sensori impedisce fortemente il micro-mosso, mentre colori, dettagli e nitidezza non presentano differenze rispetto a quanto appena raccontato. Il bilanciamento del bianco è perfetto, come anche la gestione delle forti luci.
La scelta di integrare due zoom ottici è vincente, offre una maggiore varietà nell’utilizzo da parte dell’utente, forse si nota leggermente la differenza nello scatto tra principale e grandangolare, rappresentando l’unico aspetto migliorabile.
I video vengono girati al massimo in 8K, scendendo in 4K a 60fps si ottengono immagini eccellenti sotto ogni punto di vista. L’autofocus ha funzionato correttamente in ogni condizione di luce, non è mai risultato nervoso o “scattoso”; la stabilizzazione è ottima, si possono registrare tranquillamente video molto stabili camminando, ma non è la migliore in assoluto.
Anteriormente è stato integrato un sensore da 32 megapixel, con apertura F2.5, dalla buona resa generale. Stupisce sicuramente la qualità degli scatti ottenuti, in termini di dettaglio e di rispetto della gamma cromatica della scena inquadrata. La nitidezza è eccellente anche controluce, in alcune occasioni ha fatto fatica nella gestione delle sorgenti luminose, ma sono ad ogni modo dettagli.
Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza aggiornate al 1 settembre 2022, e personalizzazione grafica Funtouch OS 12. L’interfaccia in sé è la solita vista sugli altri prodotti Vivo, pulita ed elegante, senza difetti degni di nota; le funzioni raggiungibili sono varie ed interessanti, come la personalizzazione degli effetti visivi alla ricezione di notifiche, chiamate, avvio tramite impronta e simili, l’espansione virtuale della RAM, la solita modalità ultra gioco e la clonazione delle applicazioni, oltre alle gestures. Da segnalare la presenza dell’always on display, che non consuma troppa batteria.
Proprio quest’ultima è forse l’aspetto meno convincente di tutto il Vivo X80 Pro, un componente da 4700mAH, che supporta la ricarica rapida a 80 watt, ricarica wireless a 50 watt ed inversa, ma che nell’autonomia generale rientra nella media di 3 ore e 30 minuti di display attivo, nulla di più.
Vivo X80 Pro: conclusioni
In conclusione Vivo X80 Pro è indubbiamente il cameraphone migliore del 2022, grazie in primis alla collaborazione con ZEISS, le immagini sono altamente fedeli alla realtà, oltre che dal dettaglio assolutamente sublime. Tutto il resto rientra nelle aspettative di un top di gamma Premium, per quanto riguarda il processore, il display e le performance in generale.
Gli aspetti negativi sono sostanzialmente due: una autonomia non soddisfacente al 100%, ed un prezzo decisamente elevato, il listino tocca i 1299 euro.