Wanted: Dead è un action in terza persona che decide di guardare al passato, proponendo a tutti gli effetti un’avventura divertente ed interessante, ma che risulta forse essere troppo simile a Ninja Gaiden, considerando appunto che gli sviluppatori sono in uscita appunto dal Team Ninja. Scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.
Trama
La componente narrativa di Wanted: Dead è una delle parti più riuscite, sebbene non spicchi per originalità, prevede un racconto descrittivo riuscito, che mantiene sempre alta l’attenzione del giocatore, senza mai stancare o risultare ridondante. Nel corso dell’avventura impersoneremo Hannah Stone, il tenente dell’Unità Zombie, una squadra speciale appartenente alla polizia di Hong Kong. L’ambientazione è indubbiamente cyberpunk, ci ritroviamo catapultati in una città erosa dalla corruzione e dalla tirannia, all’interno della quale la stessa Stone, di base donna forte ed accerchiata da fedelissimi combattenti pronti a dare la vita per la causa, si troverà catapultata in uno scandalo che la obbligherà a lottare per estirpare il male dalla radice.
La volontà degli sviluppatori di caratterizzare profondamente i singoli personaggi si nota sin da subito, una mano profonda che spinge il giocatore a conoscere in maniera approfondita anche ciò che sta alle spalle di Hannah e dei suoi commilitoni, comprendendo il tumultuoso passato, ed anche il motivo per il quale oggi risulta essere così folkloristica. Un insieme vincente e sicuramente apprezzato, che permette di elevare il titolo, almeno da un punto di vista narrativo, ad un livello superiore rispetto al normale.
Grafica
Nella nostra prova su Xbox Series X non abbiamo notato cali sostanziali nel frame rate, dimostrando comunque una buona ottimizzazione generale, ma allo stesso tempo nascondendo carenze importanti sotto molteplici aspetti. I punti di forza sono sicuramente i modelli in alta definizione dei personaggi principali, spaccati molto fedeli di attori reali, dotati però di animazioni facciali e non solo, tutt’altro che moderne e piacevoli alla vista. Il budget a disposizione non era altissimo, e purtroppo si vede.
Ciò che manca è il contorno delle varie aree che si attraversano, gli spazi risultano infatti essere molto spogli, parchi di dettagli e carenti di quella specificità che troviamo in altri titoli dello stesso tipo. Abbiamo sentito la mancanza di un feedback realistico sui colpi, cosa fondamentale se consideriamo essere un titolo votato prevalentemente allo scontro corpo a corpo. Migliori sono invece le animazioni, impreziosite da mosse finali molto belle da vedere. La colonna sonora è ottima, con brani adeguati all’azione e dal ritmo sempre allineato con l’esperienza in sé.
Meccanica di gioco e Gameplay
Wanted: Dead è un action in terza persona che innalza particolarmente il livello di difficoltà, puntando più che altro sulle abilità del giocatore, e limitando al massimo l’esplorazione, i livelli appunti sono lineari, quasi un corridoio di passaggio costellato di nemici. Il sistema di combattimento è limitato, il numero di mosse effettivamente raggiungibili non ha nulla a che vedere con produzioni più rinomate, anche se il dualismo tra scontri a fuoco o con l’arma principale, è gradevole, grazie ad una componente grafica fatta di sangue che schizza da tutte le parti che inonda i personaggi e non solo.
Il problema più grande lo abbiamo riscontrato nella telecamera, una implementazione errata e difficile da digerire, che rende l’esperienza ancora più frustrante di quello che effettivamente possa essere. Mancano completamente la possibilità di bloccarla sui nemici, la visione degli attacchi fuori campo (ad esempio dalle spalle), tralasciando la gestione in sé, in alcune occasioni sembra imbizzarrita, tanto da bloccarsi su oggetti della scena o obbligando il giocatore a compiere rotazioni velocissime in stile centrifuga. I nemici non sono molto vari, anzi sono ripetitivi sia nel design che nel pattern delle mosse, spesso evitabili sfruttando bug posizionali, che li portano ad incastrarsi dietro i muri, o compenetrazioni con le superfici. Le armi sono sufficientemente varie e piacevoli nell’utilizzo, la sega elettrica permette di raggiungere ottime animazioni ed un touch&feel piacevole, sebbene comunque l’utilizzo sia sconsigliato, poiché all’atto dell’uccisione viene avviata una animazione non skippabile nel corso della quale non si è immortali, e quindi alla mercé dei colpi nemici.
A rendere l’esperienza più varia e degna di essere giocata, troviamo comunque una serie di minigiochi, legati alle attività secondarie, assolutamente piacevoli nella loro semplicità (degno di nota sicuramente Space Runaway), che in alcune occasioni sfociano in attività tutt’altro che divertenti, a causa di rifiniture non precise che innalzano sempre di più il livello di difficoltà e di frustrazione dell’utente finale. La progressione è pressoché nulla, al netto dei potenziamenti forniti in automatico dal gioco, non esiste moneta da spendere per migliorare le armi o le abilità del personaggio.
Wanted: Dead – conclusioni
In conclusione Wanted: Dead è un gioco che potremmo riassumere nella frase “vorrei ma non posso”, gli sviluppatori sono partiti con le migliori intenzioni, di fornire all’utente un’esperienza sfrenata e ricca di adrenalina con azione a non finire, ma che scivolano su tante bucce di banana, mettendo in pratica un’avventura completamente rivedibile sotto tantissimi aspetti. L’aspetto più interessante è sicuramente il lato narrativo, una storia che funge ottimamente da collante, ma che anch’essa cede sotto i colpi dei troppi problemi non trascurabili.