Dopo anni di critiche e silenzi, la casa di Mark Zuckerberg si è finalmente svegliata. Da qualche mese a questa pare, il noto social network Facebook ha avviato una politica volta alla rimozione di contenuti che alimentano l’ignoranza e la disinformazione. Dopo l’eliminazione di milioni di post fuorvianti sul Covid-19, tocca a quelli negazionisti dell’Olocausto. Ecco quanto comunicato dalla casa.
Ebbene sì, pare che la casa di Mark Zuckerberg si sia resa conto di un’aumento di post negazionisti dell’Olocausto sul suo social. Stando a quanto dichiarato, l’ignoranza sull’argomento sembrerebbe essere tanta, soprattuto tra i giovani. E’ a ragione di ciò che da ora in poi, il social vieterà tutti i post fuorvianti.
Facebook verso la sana informazione, ci riuscirà?
Il cambio di politica di Facebook delle scorse ore altro non è che un ulteriore tentativo di rendere il social più “pulito” dal punto di vista dell’informazione. L’aumento di antisemitismo degli ultimi tempi ha preoccupato l’azienda a tal punto da decidere di vietare sul social tutti i post che neghino o alterino i fatti relativi all’Olocausto. La casa ha comunicato che il cambiamento non avverrà dall’oggi al domani. Sarà necessario del tempo prima che il social venga ripulito per intero. Nel frattempo, tutti coloro che su Facebook cercheranno contenuti di questo tipo verranno indirizzati verso fonti autorevoli.
Da ora in poi, la casa di Mark Zuckerberg si impegnerà attivamente a combattere la disinformazione di qualsiasi tipo su Facebook. Nel caso di argomenti delicati come quello di cui abbiamo parlato in questo articolo, l’azienda non esiterà a prendere misure drastiche. Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti a riguardo.
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