Google Play Store Awards: le migliori applicazioni Android secondo Google

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Google promuove, per il secondo anno di seguito, i cosiddetti Google Play Awards, ovvero sia i riconoscimenti da assegnare a quelle che sono, secondo la software house di Mountain View, i migliori applicativi disponibili per gli ecosistemi mobile di Android.

La premiazione consiste nell’offrire una valutazione oggettiva dei prodotti e, al contempo, incentivare la presenza di uno Store che, negli anni, ha confermato l’immagine di un negozio digitale al passo con i tempi, e sempre aggiornato in merito alle nuove app. Lato sviluppatori, inoltre, il contest offre una serie spinta pubblicitaria in forma totalmente gratuita, mentre gli utenti possono finalmente avere un quadro completo della situazione, valutando eventualmente un acquisto.

I criteri per valutare positivamente le app Google si riassumo sostanzialmente nella ricerca della qualità e nella frequenza di rilascio degli update. Il team californiano ha deliberato per la creazione di dodici categorie finaliste, tra cui:

  • migliore app creata da sviluppatori indipendenti
  • migliore app creata da una startup
  • migliore app per i dispositivi indossabili
  • migliore esperienza TV
  • migliore esperienza di realtà virtuale
  • migliore esperienza di realtà aumentata
  • migliore app riservata ai ragazzi
  • miglior gioco multiplayer; miglior gioco in assoluto
  • migliore app in assoluto
  • migliore app per l’accessibilità
  • migliore app per impatto sociale

Google Play AwardsLe migliori applicazioni, scelte tra una rosa di 60 finaliste, saranno premiate nel corso della conferenza annuale degli sviluppatori Google I/O, il prossimo 18 Maggio 2017. Per voi qual’è stata la migliore applicazione dell’anno? E quale la migliore in assoluto? Lasciateci pure una vostra personale valutazione oggettiva.

FONTE

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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