“Gli esseri umani ingeriscono la plastica”: la scienza lo dimostra con le feci

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I ricercatori hanno presentato i risultati di uno studio esplorativo senza precedenti che, per la prima volta, quantifica e caratterizza le microplastiche trovate nelle feci umane. Sono stati identificati fino a nove tipi di plastica diversa e la media era di 20 particelle in ogni dieci grammi di feci.

Purtroppo, l’intestino umano non contiene batteri capaci di abbattere queste materie plastiche, e sembra che anche il nostro acido dello stomaco non sia all’altezza del compito. Allora, dove va? Per la prima volta, uno studio sulle feci umane ha confermato l’inevitabile: stiamo iniziando a eliminare le microplastiche.

 

Lo studio

Un team di ricercatori ha monitorato un ristretto gruppo di persone provenienti da tutto il mondo e ha trovato microplastiche in tutte le analisi delle feci eseguite.

Si tratta di uno studio esplorativo che ha coinvolto solo otto partecipanti provenienti da otto Paesi (Finlandia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Regno Unito e Austria). Ma, nonostante il piccolo campione di individui su cui si sono condotte le analisi, gli scienziati sostengono che non si può ignorare il fatto che tutti i test effettuati siano stati positivi. E hanno confermato la presenza fino a nove tipi di microplastiche. 

Si può imparare molto su una società osservando il suo letame, anche se, potremmo pensare ad altri lavori scientifici che preferiremmo se ne occupassero. Proprio la scorsa settimana, ad esempio, gli scienziati della Oxford University hanno monitorato una dieta dominata dai pesci e quella con carne bovina a Lubecca, in Germania, usando parassiti trovati nelle latrine vecchie di 700 anni.

Le particelle microplastiche più piccole sono in grado di entrare nel flusso sanguigno, nel sistema linfatico e possono persino raggiungere il fegato. “Ora che abbiamo le prime prove delle microplastiche all’interno degli esseri umani, abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per capire cosa questo significhi per la salute umana”, spiegano gli esperti.

Lo studio è stato presentato al più grande congresso europeo di gastroenterologia, che si è tenuto in questi giorni a Vienna.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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