Trovata una misteriosa massa metallica sotto il più grande cratere lunare

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Il 10 Giugno 2019, alcuni scienziati della Baylor University hanno individuato una massa metallica sotto il più grande cratere del Sistema Solare. Aitken, il bacino situato al polo sud lunare, potrebbe contenere del metallo proveniente dall’impatto con un asteroide.

Il cratere lunare Aitken, largo 2.000 chilometri, non può essere osservato dalla Terra a causa della sua posizione. Esso infatti si trova sul lato nascosto della Luna e gli scienziati hanno dovuto utilizzare metodi alternativi per individuare la massa sotto la sua superficie. Grazie ai dati provenienti dai veicoli utilizzati dalla NASA, i ricercatori hanno potuto individuare dei sottili cambiamenti nella forza gravitazionale attorno al satellite.

 

La dichiarazione di Peter B. James

L’autore principale dello studio e assistente professore di geofisica planetaria presso la Baylor University, Peter B. James, ha pubblicato il proprio studio sulla rivista Geophysical Research Letters. James ha spiegato che, combinando i dati della topografia lunare, il team ha scoperto un’inaspettata massa metallica posta centinaia di chilometri sotto il bacino del polo sud lunare.

Secondo i ricercatori, parte del mantello dell’asteroide che ha formato il cratere è rimasto incorporato sotto la superficie lunare. Così ha dichiarato James: “Abbiamo fatto i calcoli e mostrato che parte del nucleo, sufficientemente frammentato, dell’asteroide che ha causato l’impatto potrebbe essere rimasto sospeso nel mantello della Luna fino ai giorni nostri, piuttosto che sprofondare nel centro della Luna. Oppure la grande massa potrebbe essere una concentrazione di ossidi densi associati all’ultimo stadio della solidificazione oceanica del magma lunare“.

James pensa che l’origine del bacino Aitken risalga a circa 4 miliardi di anni fa, affermando: “Questo è uno dei migliori laboratori naturali per studiare eventi di impatto catastrofico, un antico processo che ha modellato tutti i pianeti rocciosi e le lune che vediamo oggi“.

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