Oreo ha nascosto i suoi biscotti in un caveau a prova di asteroidi

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Il leggendario produttore Oreo ha nascosto i suoi preziosi biscotti in un rifugio antiatomico in Norvegia per proteggerli da un presunto asteroide che dovrebbe sfiorare la Terra il 2 novembre (un giorno prima delle elezioni statunitensi). L’asteroide 2018 VP1 potrebbe avere una possibilità estremamente ridotta (0,41%) di entrare nell’atmosfera del nostro pianeta, in quel caso si disintegrerebbe in modo innocuo. In sostanza l’asteroide non rappresenta un pericolo, né per i biscotti né tantomeno per noi, tuttavia Oreo ha preferito non correre rischi esagerando forse un tantino.

Il design del caveau è ispirato al famoso deposito di semi nell’Artico che ha lo scopo di preservare l’eredità botanica del mondo contro i disastri naturali o causati dall’uomo. La versione di Oreo tuttavia è molto più piccola. Qui sotto potete vedere un video che mostra il rifugio in tutto il suo splendore.

Un progetto folle per la salvezza dei biscotti Oreo

Pare che il progetto Global Oreo Vault sia partito da un tweet di una fan dei biscotti che ha chiesto alla compagnia chi avrebbe salvato gli Oreo dall’asteroide. Ebbene l’azienda ha pensato bene di mettere in sicurezza i biscotti sottochiave nel bel mezzo della Norvegia. Se ciò non bastasse come ulteriore precauzione Oreo ha inserito i suoi biscotti in confezioni avvolte in mylar, un materiale che può resistere a temperature che vanno dagli 80 ai 300 gradi Fahrenheit, inoltre è resistente alle reazioni chimiche, all’umidità e all’aria, mantenendo i biscotti freschi e protetti per gli anni a venire.

L’asteroide 2018 VP1 non rappresenta una minaccia per gli esseri umani o per i biscotti Oreo, ma è incoraggiante sapere che c’è ancora spazio per qualche deliziosa assurdità in un mondo che pare sempre più apocalittico.

Foto di 1150199 da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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