Sesso e morte: perché si muore durante o dopo l’atto

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Il sesso come atto in sé è estremamente positivo per la salute dell’uomo. Oltre a essere un attività fisica che richiede un certo impegno, che ovviamente cambia a seconda di come ci si comporta, aiuta a ridurre la pressione, migliora il sistema immunitaria e aiuta il rilascio di un ormone specifico. Detto questo, come ogni cosa nella nostra vita, ci sono casi in cui fa male e presenta degli effetti indesiderati.

Il sesso ha un’incidenza di morte. Si parla di un mero 0,6% di persone che muoiono durante o appena in seguito all’atto. Perché succede questo? La motivazione principale rimane proprio il fatto che si tratta di uno sforzo fisico che richiede un certo impegno da parte del cuore. Avere quest’organo già debilitato, con magari l’aggiunta di farmaci, aumenta il rischio.

Morte a causa del sesso

Ci si aspetterebbe che la maggior parte delle persone che muoiono a causa del sesso siano di una certa età, ma non è esattamente così. Uno studio condotto dai ricercatori della St George’s University ha preso i dati di 6.847 casi di arresto cardiaco e tra questi 17 sono risultati a causa di tale attività. Il 35% erano donne e l’età media in sé era di 38 anni.

Essendo casi giovani cosa può aver scatenato la morte? Il cuore di fatto era in perfetta salute e la colpa sembrerebbe essere attribuita alla sindrome della morte aritmica improvvisa o la dissezione aortica; in aggiunta si possono contare anche problemi strutturali genetici. Detto questo, morire durante l’atto del sesso in sé risulta abbastanza raro, ma il rischio non è mai zero.

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