SmartThings la piattaforma domotica open-source di Samsung

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Lo scorso anno Samsung ha acquistato SmartThings, open-platform dedicata alla domotica. In questi giorni Samsung è presente all’IFA 2015 di Berlino e sta dunque presentando la nuova linea di prodotti: Smart Hub di SmartThings è un dispositivo con le funzionalità di un router che supporta svariati protocolli wireless e Bluetooth ed alimenta una serie di sensori installati in casa. Ha un nuovo design ed è equipaggiato con un processore molto potente,  che gli consente di supportare il monitoraggio video.

Samsung SmartThings

La piattaforma domotica SmartThings, nello specifico

Questo significa che gli utilizzatori di SmartThings possono collegare al nuovo hub una telecamera di sorveglianza (che può essere una fotocamera D-Link o Samsung) e monitorare il feed video dal vivo tramite un’applicazione SmartThings apposita. Mentre l’applicazione servirà uno streaming video dal vivo continuo, la sessione video viene soltanto registrata in occasione di attività specifiche o movimenti. Il nuovo hub potrà inoltre eseguire il backup della batteria, se questa si scarica o manca la corrente, con 10 ore di autonomia.

https://vimeo.com/138101882

L’applicazione di SmartThings per sistemi iOS e Android è stata riprogettata per l’occasione e resa più intuitiva e gradevole.

https://vimeo.com/138157204

Il nuovo hub SmartThings è stato messo in commercio ieri ad un prezzo di $ 99, lo stesso prezzo del modello precedente. I sensori compatibili, di movimento e di umidità variano dai $ 30 ai $ 50. SmartThings sta dunque utilizzando la popolarità Samsung per ampliare la propria presenza commerciale al di fuori degli Stati Uniti, a partire dal Regno Unito. Il resto dell’Europa, invece, dovrà aspettare l’inizio del 2016.

Ovviamente SmartThings non è l’unica azienda del settore a cercare di dominare il mercato delle piattaforme per le case intelligenti, infatti la concorrenza è piuttosto serrata. Tutti, dagli operatori di servizi di media fino ai grandi rivenditori come Lowe o alla Nest Labs di Google, stanno provando ad imporsi, tutti nomi decisamente più noti di SmartThings.

SmartThings ha però necessità di avere un approccio open-source maggiore come pochi altri non facciano. La piattaforma supporta circa 200 dispositivi e stretto collaborazioni con compagnie del calibro di Bose, Honeywell e Schlage. Essendo una piattaforma aperta, ha avviato una collaborazione anche con GitHub, un servizio di web hosting per lo sviluppo di progetti software in cui gli sviluppatori possono creare e collaborare a nuovi progetti.

Stefano Pauli
Stefano Paulihttp://www.senzaunordinepreciso.it
Sono appassionato di informatica, tecnologia, musica e pallacanestro. Ho fatto un’esperienza lavorativa ventennale e, da autodidatta, ho imparato il mestiere di dekstop publisher e proofreader, usando applicativi dedicati. Di recente mi sono scoperto web writer, aprendo anche un mio personale blog di informazione e approfondimento.

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