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Google Assistant, obiettivo: rendere le app più funzionali e user-friendly

Google Corporation ha annunciato e successivamente rilasciato il suo nuovo sistema digitale di assistenza vocale che farà la sua comparsa in anteprima anche in Italia con i device della linea Google Pixel 2 XL e su tutti i device Android compatibili che col tempo riceveranno il supporto diretto alle nuove piattaforme interattive. 

Nelle intenzioni del colosso di Mountain View rientra comunque un piano ben preciso di ottimizzazione, che consenta di estendere le potenzialità funzionali dell’assistente in un ambiente decisamente più user-friendly che in passato. Inoltre, lo sviluppatore conta anche sulla possibilità di offrire ulteriori nuove funzionalità all’attenzione degli sviluppatori.

I developer, di fatto, possono contare ora sulla possibilità di creare applicazioni di assistenza vocale in spagnolo, portoghese e indiano, mentre per il Regno Unito la società annuncia la disponibilità di funzionalità transizionali per gli acquisti, le prenotazioni e gli appuntamenti. Per la directory app, Google aggiunge nuove sezioni in relazione ai Trend ed alla News, completando il tutto con una funzione di Auto-Fill che offre suggerimenti ad hoc per le applicazioni.

Allo stato attuale, la directoy app è relativamente celata e non sono quindi in molti ad aver fatto la sua diretta conoscenza, Ad ogni modo, all’interno di questa nuova struttura, la società sta anche prevedendo la creazione di ulteriori sottocategorie per le applicazioni specifiche legate alle attività. L’azienda, in particolare, cita l’esempio del “Visualizza Menu” o anche “Ordina Cibo” nella categoria “Cibo e Bevande”.

A tutto questo, inoltre, si sommeranno i nuovi badge per le app per tutta la famiglia. Google sta anche tentando di individuare app naturalmente predisposte ad un’interazione completa con i sistemi in-house di assistenza vocale e specificatamente correlate alle attività che si faranno corrispondere con i prossimi update applicativi dell’app directory.

Si tratta, quindi, di una misura necessaria che consentirà di estendere ulteriormente e ad ampio raggio le potenzialità applicative dell’intelligenza artificiale Google tramite richiamo implicito alle funzioni delle app esterne, che così facendo si renderanno perfettamente in grado di rispondere direttamente ad una richiesta utente tramite comando verbale di attivazione specifico. 

“L’invocazione implicita si ottiene nel momento in cui gli utenti richiamano un’app senza utilizzare il suo nome. Questo tipo di invocazione si verifica quando gli utenti comunicano all’Assistente Google di fare qualcosa di simile alla frase di azione per uno dei tasks di interesse, o quando l’utente si trova in un contesto in cui l’uso dell’app si rende appropriata”

In questo caso, quindi, l’approccio generale prevede un’attenta ottimizzazione vocale che fa sì che l’app venga riconosciuta e richiamata in automatico al momento più opportuno nel contesto di uno scenario implicito. Ancor più interessante è la nuova funzionalità che Google definisce come “Conversazione Stratificata”, ovvero sia un contesto in cui i sistemi Google Home comunicano attraverso lo smartphone.

In uno scenario simile, quindi, l’interazione ha inizio con un dispositivo Home e si conclude con l’invio ad uno smartphone. L’esempio chiave fornito dalla compagnia è quello relativo al’ordine di generi alimentari che si avvale di Home per la prenotazione e si completo con lo smartphone per l’inoltro del corrispettivo di pagamento. Per ovvie ragioni, ciò potrebbe corrispondere ad un reale valore aggiunto nel contesto delle transazioni e-commerce attraverso sistema Smart Home.

In aggiunta a queste nuove previste e future ottimizzazioni di comparto, l’azienda sta prevedendo anche l’introduzione dei criteri di personalizzazione, degli update giornalieri, delle notifiche intelligenti e dell’analisi delle directory. L’integrazione di funzionalità di terze parti nell’Assistente Google ha il potenziale per essere estremamente utile.

I sistemi digitali corrisposti da Apple alle sue piattaforme Siri, di fatto, hanno dato ampia manifestazione di un sistema già pronto a rispondere efficacemente alle richieste dell’utente. Ovviamente, anche competitor come Amazon Alexa stanno acquisendo maggiori competenze e si dicono pronti ad un processo di rinnovamento che porterà ad una feroce battaglia nel contesto dei Mobile Digital Assistant, che nel contesto Google avranno certamente modo di migliorarsi ulteriormente in vista di un supporto di terze parti più ampio ed attento alle esigenze dell’utenza.

Che cosa ne pensi dei moderni sistemi di assistenza digitale? Google Assistant, Samsung Bixby, Apple Siri, Amazon Alexa e gli altri concorrenti riusciranno a portare avanti una rivoluzione già annunciata? Chi avrà la meglio? Restate sintonizzati suo nostri canali per ulteriori informazioni e lasciateci pure una vostra personale riflessione sull’argomento.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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