Recentemente Google ha annunciato due nuovi speaker smart chiamati Home Mini e Home Max che si aggiungono alla versione standard. In un video pubblicato dal colosso di Mountain View su YouTube nelle scorse ore, viene mostrato un altro possibile utilizzo degli altoparlanti e di Google Assistant, ossia l’assistente virtuale personale di Big G integrato in essi.
In particolare, i genitori possono sfruttare le potenzialità dell’assistente per farlo funzionare come una sorta di baby-sitter digitale per i propri figli. Più nello specifico, Google ha comunicato agli utenti statunitensi che è possibile accedere ora ad oltre 50 nuovi giochi, attività e storie grazie ai Google Home, Home Mini e Home Max ma anche con gli smartphone Android.
Google Assistant: gli speaker Google Home ora sono in grado di interagire con i bambini
Le richieste potranno essere effettuate direttamente grazie a Google Assistant e sono suddivise principalmente in 3 categorie: imparare (learn), giocare (play) e immaginare (imagine). Dunque, l’assistente del colosso con sede a Mountain View potrà essere utilizzato, ad esempio, per aiutare i vostri figli a studiare, avviare un quiz o leggere un libro di avventura.
Per i bambini che hanno meno di 13 anni è necessario utilizzare lo strumento Family Link con i quali i genitori possono gestire gli account dei figli. Tramite la funzionalità Voice Match, Google Assistant è capace di riconoscere fino a 6 differenti voci. Così facendo, l’assistente virtuale fornirà la giusta risposta in base alla persona che ha fatto la domanda.
Nel corso degli ultimi mesi, la società ha introdotto diversi miglioramenti al riconoscimento vocale di Assistant e ora è in grado di riconoscere perfettamente anche le voci dei più piccoli che non sempre riescono a pronunciarsi bene.
Poco fa Google ha annunciato ufficialmente il roll-out della lingua italiana per Google Assistant nel nostro Paese, quindi speriamo di vedere presto una possibile commercializzazione degli altoparlanti smart della serie Home anche in Italia. Inoltre, bisognerà verificare se le nuove aggiunte potranno essere utilizzate da smartphone Android anche in italiano.