Un gruppo di ricercatori dell’Università di Bristol, nel Regno Unito, ha creato uno strumento che potrebbe fornire un’inaspettata soluzione ai problemi di mobilità nelle persone con disabilità. Un sistema che può essere semplice come indossare un pantalone “intelligente”.
Jonathan Rossiter, autore principale dello studio e professore a Bristol, ha lavorato con i suoi colleghi per creare un prototipo di pantaloni robotici con il quale sperano di aiutare alcune persone con disabilità motorie a camminare senza ulteriore aiuto.
Lo studio, recensito dal sito Web TheConversation, rivela che attualmente oltre 6,5 milioni di persone soffrono di disabilità motoria, almeno nel Regno Unito, in particolare con l’invecchiamento della popolazione. Pertanto, lo sviluppo di dispositivi che cercano di migliorare la mobilità rappresenta una soluzione che molti pazienti si aspettano.
Tuttavia, la pubblicazione menziona che, dopo 50 anni di ricerca, questi tipi di tecnologie non sono stati visti oltre i laboratori e le teorie degli studiosi. Pertanto, i ricercatori hanno creato questi pantaloni robotici, basati su muscoli artificiali, che consentono di creare movimento e sfruttare i muscoli reali del paziente. In questo caso, i muscoli artificiali possono imitare i movimenti umani e generare grande forza e stretching.
Impatto negativo dell’automazione
Il fatto che i muscoli artificiali siano raggruppati, consente la mobilità desiderata nell’articolazione del ginocchio e aiuta anche la persona a eseguire movimenti che richiedono uno sforzo come lo stare in piedi accanto ad una sedia. L’elasticità e la morbidezza di questi muscoli artificiali offrono a loro volta una maggiore sicurezza rispetto ai dispositivi tradizionali che utilizzano robusti esoscheletri robotici che, nonostante siano potenti, generano grande disagio per la persona con disabilità.
Sulla base di questo sistema, i ricercatori hanno creato diversi modelli che consentono migliori opzioni di mobilità per i pazienti, tra cui spicca una tecnologia di assistenza integrata nei pantaloni che darebbe una stimolazione elettrica per far contrarre i muscoli ed eseguire determinati movimenti.