Il cambiamento climatico influenza sostanzialmente tutto che c’è sul nostro pianeta. E tra tutto questo c’è ovviamente l’acqua, soprattutto quella potabile. Da sempre è stata la risorsa fondamentale per la nostra vita e la nostra società. Per le nostre generazioni, perlomeno fino a qualche anno fa, quest’ultima è stata data per scontata, ma le cose cambiano. Per colpa di questo fenomeno, tra poche decine di anni la quantità potrebbe dimezzarsi sulla Terra.
Si parla dell’acqua sotterranea, un argomento che viene trattato poco rispetto ad altre fonti, soprattutto in relazione al cambiamento climatico, appunto. L’aumento delle temperature fa sì che anche in profondità ci sia un’evoluzione che vede più che altro l’aumento della concentrazione di minerali, tra cui molti tossici. Questo porterebbe l’acqua di fatto a essere imbevibile.
Il destino dell’acqua potabile
Le parole di un idrologo dell’Università di Charles Darwin in Australia: “Molta attenzione al cambiamento climatico è stata giustamente rivolta agli eventi meteorologici e alla disponibilità di acqua. Ma dobbiamo pensare in modo più ampio all’impatto che il cambiamento climatico avrà sulle falde acquifere. Ci sono già circa 30 milioni di persone che vivono in regioni in cui le falde acquifere sono più calde di quanto stabilito dalle più severe linee guida sull’acqua potabile.”
Questo fenomeno andrà a interessare tutto il pianeta, sia paesi ricchi che poveri. Ovviamente nel primo gruppo sarà più facile mettere in atto strategie per mitigare il problema, ma per i paesi più poveri l’acqua diventerà un bene prezioso. Una prima previsione parla di quasi 600 milioni di persone a rischio nel medio periodo.