Un nuovo strumento ludico sta rivoluzionando il modo in cui i bambini nello spettro autistico comunicano le proprie emozioni. Si tratta di un gioco da tavolo che utilizza carte illustrate per rappresentare sentimenti, situazioni ed espressioni facciali, facilitando l’interazione emotiva in un contesto protetto e divertente. Progettato da un team multidisciplinare di psicologi, educatori e designer, Dixit si propone come ponte tra il mondo interiore del bambino e quello esterno.
Il gioco si basa su una dinamica semplice ma efficace: ogni partecipante pesca una carta raffigurante un’emozione e, attraverso domande guidate o piccole sfide narrative, viene invitato a riconoscere, raccontare o interpretare quella sensazione. Questo processo aiuta i bambini con autismo a identificare le proprie emozioni e a comprenderne il significato in modo visivo, superando le difficoltà legate alla comunicazione verbale.
Comunicare con le immagini: il gioco da tavolo che supporta i bambini autistici
L’aspetto visivo e concreto del gioco è uno dei suoi punti di forza. Le immagini sono state studiate per essere chiare, inclusive e facilmente interpretabili anche da bambini con una percezione sensoriale diversa. Il linguaggio visivo, infatti, rappresenta spesso un canale privilegiato per le persone autistiche, che possono trovare nei simboli grafici un mezzo più diretto ed efficace per esprimersi.
Oltre a facilitare la comunicazione emotiva, il gioco favorisce l’empatia e la comprensione reciproca. I bambini imparano a mettersi nei panni degli altri, ascoltando e condividendo esperienze emotive in un contesto cooperativo. Questa dimensione sociale è particolarmente importante per sviluppare relazioni significative e migliorare l’inclusione scolastica e familiare.
Il gioco può essere utilizzato sia in ambito terapeutico che domestico o scolastico. Educatori, logopedisti e terapisti lo impiegano come supporto nei percorsi di potenziamento delle abilità socio-emotive, mentre genitori e insegnanti lo trovano utile per creare momenti di gioco che favoriscano la comunicazione in famiglia o in classe.
Uno spazio sicuro in cui sentirsi compresi
Molti genitori di bambini autistici hanno già espresso entusiasmo per i risultati ottenuti. Alcuni raccontano come il gioco abbia aiutato i propri figli a parlare per la prima volta di emozioni complesse come la tristezza o la frustrazione, mentre altri sottolineano i miglioramenti nella gestione delle crisi emotive. Il gioco, dicono, diventa uno spazio sicuro in cui sentirsi compresi.
Anche la comunità scientifica guarda con interesse a questo tipo di strumenti. Studi preliminari suggeriscono che l’uso di giochi strutturati basati sulle immagini può potenziare le competenze emotive e relazionali nei bambini con disturbi dello spettro autistico, aprendo nuove strade per l’intervento precoce e l’inclusione sociale.
In un’epoca in cui si cerca sempre più di personalizzare l’approccio educativo, questo gioco da tavolo rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione ludica possa avere un impatto concreto sulla qualità della vita dei bambini autistici e delle loro famiglie. Perché, a volte, anche un’immagine può valere più di mille parole.
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