L’evoluzione adattiva si riferisce ai cambiamenti evolutivi che si adattano all’ambiente. Questi aumentano la sopravvivenza o la riproduzione affrontando alcune sfide specifiche od opportunità presenti nell’ambiente. Comprendere l’evoluzione verso l’ambiente è sempre più importante perché le fluttuazioni climatiche possono influenzare i principali produttori primari, come le microalghe.
In questo contesto, i risultati di uno studio, condotto da ricercatori della Rutgers University negli Stati Uniti, suggeriscono che le alghe verdi si sono evolute tollerando le condizioni ostili e fluttuanti nelle paludi e per vie saline e sono in grado di sopravvivere ai cambiamenti climatici, grazie ai geni resistenti che hanno rubato i batteri.
Secondo il professor Debashish Bhattacharya, autore principale dello studio, queste specie di alghe verdi unicellulari (Picochlorum) possono fornire indizi su come la natura può modificare i genomi e suggerire i modi in cui gli scienziati potranno studiare le alghe più robuste, progettate per servire i biocarburanti e fornire altri benefici.
Lo studio rivela come i piccoli genomi di alghe verdi si sono evoluti da grandi genomi di loro acqua dolce antenati per diventare resistenti produttori primari di composti organici che supportano gli ecosistemi.
Sebbene la transizione verso un ambiente più salato e ostile raggiunto dalle Picoclorum sia avvenuta nel corso di milioni di anni, si è verificata in parallelo con quello che sta accadendo ora su una scala più veloce a causa dei cambiamenti climatici.
Durante lo studio, oltre a dimostrare uno dei processi fotosintetici più stabili noti per dividere l’acqua e rilasciare ossigeno, i ricercatori hanno scoperto che le specie di alghe verdi Picoclorum rubavano i geni dai batteri, permettendo loro di affrontare il sale e altri stress fisici. Il fatto che questo lignaggio si sia evoluto da antenati di acqua dolce, fornisce agli scienziati un modello per chiarire l’origine della tolleranza alla salinità e ad altre forme di adattamento allo stress.
Secondo i ricercatori, capire come le microalghe si adattino agli ambienti in rapido cambiamento può aiutare a chiarire il potenziale impatto dei cambiamenti climatici sulla biologia alla base della catena alimentare.
Gli autori dello studio indicano che lo sviluppo della specie robusta delle Picochlorum come materia prima per i biocarburanti sarà uno degli obiettivi prossimi di ingegneria genetica per produrre prodotti biologici.
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