Bere fa male e ormai è un dato di fatto assodato. Non c’è discussione che tenga neanche sul discorso della quantità. Troppo alcol fa sicuramente male a buona parte dei nostri tessuti, ma anche poco basta a creare qualche problemino. Un nuovo studio si è concentrato sui possibili danni al cervello, un aspetto che sta venendo sempre più preso in considerazione sull’argomento Alzheimer.
Lo studio brasiliano si è basato sull’autopsia diretta di quasi 1.800 cervelli di persone defunte con una storia di eccessivo consumo di bevande alcoliche. Il risultato più immediato che è venuto fuori con l’analisi dei tessuti cerebrali è una maggiore probabilità, nello specifico del 133%, di trovare danni superficiali in chi aveva un storia di consumo. In generale, i forti bevitori avevano una probabilità maggiore del 41% di sviluppare il morbo di Alzheimer.
Un collegamento tra il morbo di Alzheimer e l’eccessivo consumo di alcol
Per quanto lo studio mostra risultati degni di nota, gli stessi ricercatori sottolineano come essendo un’analisi trasversale, non si può tracciare una linea diretta di causa-effetto. Inoltre, ci sono altri dati interessanti che però non si riescono a spiegare come la presenza di alcune anomali maggiori negli ex fori bevitori rispetto a chi era morto con ancora attiva un abitudine di bere tanto.
Le parole dei ricercatori: “Abbiamo scoperto che il consumo eccessivo di alcol è direttamente collegato a segni di lesioni cerebrali e questo può causare effetti a lungo termine sulla salute del cervello, che possono influire sulla memoria e sulle capacità di pensiero. Comprendere questi effetti è fondamentale per la consapevolezza della salute pubblica e per continuare a implementare misure preventive per ridurre il consumo eccessivo di alcol.”