Ancora una volta negli Stati Uniti si torna a parlare di una famigerata, e in teoria molto rara, ameba mangia-cervello. Questa volte è stata individuata in una città del Texas, individuata però nella rete idrica. Si tratta della Naegleria fowleri e tale ritrovamento ha portato le autorità locali a invitare la popolazione a non bere l’acqua di rubinetto.
L’ameba in sé non è altro che un organismo unicellulare che predilige gli ambienti acquatici. Ingerirla non è di per sé un pericolo, ma se sfortunatamente finisce nel naso e risale, può causare una malattia rara e fatale, la meningoencefalite amebica primari. I CDC hanno quindi avvertito la popolazione di stare attenti.
Una parte di una nota ufficiale rilasciata: “In casi molto rari, le infezioni da Naegleria possono anche verificarsi quando l’acqua contaminata da altre fonti, come l’acqua della piscina non adeguatamente clorata o l’acqua del rubinetto riscaldata e contaminata, entra nel naso.”
Acqua contaminata e ameba mangia-cervello
In sintomi che fanno capire se una persona è stata contagiata da un’ameba in questione sono il vomito, le convulsioni e persino le allucinazioni. Nella maggior parte dei casi, le persone infettata finiscono per morire a una settimana dal primo contatto con tale organismo.
Per quanto possa sembrare strano, i morti a causa di eventi del genere sono veramente pochi. Negli ultimi dieci anni sono stati appena due, uno nel 2011 e uno nel 2013. Quest’ultimo caso si tratta di una persona che è entrata in contatto con l’ameba proprio a causa della sua presenza in una rete idrica.