Nella mente di tutti noi, anche se non abbiamo mai visto dal vivo l’Antartide, quest’ultimo è il continente ghiacciato. Ovviamente è minacciato a causa dell’innalzamento delle temperature e del cambiamento climatico e se comunque sappiamo che sta perdendo ghiaccio, ci viene difficile immaginarlo in un altro modo. Ma se nelle coste c’è ghiaccio che si protrae in mare, c’è un nucleo solido con del terreno e in molte zone ormai in estate ci sono i fiori.
Nel 2022 c’è stata l’ondata di caldo più grande mai registrata in Antartide, durante il nostro inverno. Nel periodo peggiore c’è stato un aumento delle temperature di 39 gradi Celsius rispetto alla norma arrivano a toccare i -10°. Sembra una temperatura fredda, ma non abbastanza per preservare il ghiaccio. In realtà in alcune zone era probabilmente anche più caldo con dei ricercatori della base che andavano in giro in calzoncini. Il risultato è una diffusione mai vista di fiori, muschi e alghe.
Antartide e il cambiamento climatico
Non tutto l’Antartide è a rischio di vedere il proprio terreno fiorire. Solo alcune zone presentano sotto uno strato di ghiaccio del terreno adatto alla vegetazione mentre il resto è sepolto sotto a quello che viene definito permanente. Detto questo, negli ultimi 10 anni il tasso di crescita delle piante è aumentato del 20%.
Le parole dei ricercatori: “Abbiamo scoperto che il cambiamento climatico nel corso dell’ultimo secolo ha amplificato l’ondata di caldo di 2°C, mentre un’ondata di caldo equivalente nel 2096 sarebbe più calda di altri 6°C rispetto al 2022 (8°C rispetto al 1922). Sappiamo che ci saranno migliaia di chilometri quadrati di nuova area libera dai ghiacci e che le temperature più calde e l’acqua disponibile in più creeranno nuovi habitat maturi per la colonizzazione, il che andrà a beneficio di alcune specie e non di altre.”