I notevoli sviluppi nell’ambito dei servizi mobile e delle IA, ovvero le intelligenze artificiali, potrebbero spalancare le porte di nuove e sofisticate funzionalità pratiche integrate negli smartphone come reso evidente dalle nuove acquisizioni di Apple nel campo del riconoscimento facciale.
E’ infatti divenuta ufficiale nelle ultime ore, un po’ a sorpresa rispetto le previsioni sulle manovre del colosso di Cupertino, l’acquisizione della startup Emotient specializzata nella definizione di nuovi protocolli per il riconoscimento delle espressioni facciali umane con algoritmi e protocolli avanzati e specializzati nella distinzione delle singole varianti della muscolatura facciale.
Riconoscimento facciale: Siri potrebbe acquisirne le funzionalità, iPhone capaci di comprendere i nostri stati emozionali?
La conferma ufficiale, con tanto di speculazioni al seguito, è giunta direttamente dal The Wall Street Journal svelando non solo l’assenza dei dettagli sugli accordi economici – almeno per adesso secretati dal colosso californiano – quanto anche le possibili applicazioni pratiche con l’assistente vocale, Siri, in rampa di lancio per acquisirne i protocolli funzionali.
Uno dei punti di sviluppo futuri per il miglioramento dell’eco-sistema di servizi Apple potrebbe infatti risiedere nel riconoscimento facciale applicato alla personalizzazione dei servizi utente, rendendo in tal modo l’assistente vocale un punto centrale sia per l’uso da smartphone e tablet, attraverso iPhone ed iPad, che per l’home entertainment casalingo per il quale il CES 2016 sta già mostrando interessanti novità da parte dei competitors.
Apple ed Emotient: la startup passa dal campo medico a quello mobile e dei servizi digitali
L’investimento condotto dall’azienda di Cupertino rientra all’interno di un accurata selezioni di progetti e startup dedite all’innovazione dei protocolli digitali, convertendo spesso anche tecnologie destinate a ben altri settori per finalità mobile.
Il caso di Emotient è esplicativo in tal senso, la startup con sede in San Diego è infatti una delle più interessanti nel panorama dei protocolli di riconoscimento facciale grazie ad un recente brevetto per l’acquisizione giornaliera – in via del tutto automatizzata – di ben 100 mila tipologie diverse di espressioni facciali sviluppando un ampio database capace di finalizzare ed affinare il riconoscimento in qualsiasi situazione.
Le finalità iniziali, rivolte principalmente al campo medico e dell’healthcare per la semplificazione del riconoscimento del dolore – oltre che delle diverse tipologie – avvertite dai pazienti, hanno trovato celermente nuova vita nel digitale con tantissime possibilità d’utilizzo per la sicurezza, i pagamenti digitali, l’accesso a dati e servizi secondo nuovi protocolli d’identificazione.
Riconoscimento facciale: Apple sfida Google e Facebook per la prima intelligenza artificiale
L’aggiunta di Emotient all’elenco di startup acquisite dal gigante californiano, inclusiva già di altre aziende specializzate come FaceShift e Perceptio per riproduzione volti in 3D ed identificazione avanzata delle immagini, si lega ad un complesso piano di sviluppo per la creazioni di una prima, autonoma e funzionale intelligenza artificiale partendo proprio da Siri.
La sfida è quindi garantita sia nei confronti di Facebook, già al lavoro su di un progetto similare e responsabile di un sistema capace di distinguere automaticamente i diversi utenti in foto, che di Google, quest’ultima non solo in prima fila per l’evoluzione del competitors primario rappresentato da Google Now quanto anche già a buon punto grazie alle avanzate funzionalità integrate in Photos per la distinzione dei volti nelle immagini attiva sul mercato americano. Fonte: The Verge