In queste settimane sembra di essere finiti in un grande film di spionaggio. Facebook ha subito uno dei più pesanti attacchi hacker della sua storia, un attacco arrivato in un periodo comunque non positivo per la piattaforma. Come se non bastasse, Instagram è andato down misteriosamente per diversi minuti e molti account di WhatsApp sono stati dirottati da qualcuno. Per concludere il cerchio non potevano mancare le spie cinesi.
Ad essere sotto attacco da parte di quest’ultime sembrano essere state Apple ed Amazon, due delle più grandi e potenti compagnie del mondo; la prima è la società con la quotazione di mercato più alta al mondo mentre il fondatore delle seconda è l’uomo vivente più ricco in assoluto. A quanto parete, secondi dei rapporti, le spie supportate dal proprio governo si sono infiltrate nei server di entrambe, oltre che di altre 30 compagnie.
Direttamente dalla fabbrica
L’attacco non sembra essere stato fatto al volo, ma rientra in un piano ben più lungimirante e studiato a fondo. Apparentemente le spie sono riuscite ad intrufolarsi nei sopracitati server grazie all’inserimento, in quest’ultimi, di microchip durante la produzione in Cina. La scoperta è stata fatta dopo un’indagine interna da parte di Apple e Amazon.
O forse no. Questa notizia è stata inizialmente ripresa da Bloomberg, ma il tutto è stato negato dalle società in questione. Le dichiarazione hanno sostanzialmente fatto capire che non è stato trovato niente di incriminante o falle di sicurezze nei rispettivi sistemi.
Al momento la storia sembra essere molta confusa, per non dire torbida. Tutte le parti tirate in causa negano tale situazione, ma non è detto che non ci sia un fondo di verità.