Ebbene sì, è questo il consiglio che una nota banca statunitense, Goldman Sachs, si è sentita di dare all’azienda della mela. Secondo l’istituto di credito, la Apple dovrebbe adottare una strategia di mercato molto simile a quella già adottata da Amazon. Un abbonamento che permetta di racchiudere più funzioni.
Per gli esponenti di Goldman Sachs, l’azienda di cupertino dovrebbe ispirarsi appieno al servizio Prime della già citata azienda Amazon. Solo perseguendo questa strada, la società farebbe in modo da assicurarsi i propri introiti. E non solo anche di aumentarli. Ma non è l’unica cosa, non solo questo tipo di abbonamenti assicurano un’entrata fissa, ma addirittura potenziano quelli che sono gli altri servizi offerti dalla società.
Goldman Sachs: gli abbonamenti come unica certezza di guadagno
Il consiglio giunge proprio in un momento in cui la Samsung ha subito un duro colpo per uno dei suoi prodotti. Il famoso e tanto vociferato Note 7 che è stato ritirato dal mercato per la sua caratteristica “esplosiva”. La Apple, a detta della nota banca, basa eccessivamente il suo guadagno sulla vendita e sul successo di un singolo prodotto, quale è l‘iPhone. Se fosse capitato un episodio simile a quello di Samsung le conseguenze, in questo caso, sarebbero state molto più disastrose. Bisogna ricordare che l’azienda sudcoreana vanta di una grande diversificazione di prodotti, cosa che manca ad Apple.
C’è urgente bisogno per l’azienda di cupertino di mettere al sicuro i propri incassi introducendo un abbonamento fisso. Ecco quali sono state le parole di Simona Jankowski, Wall Street Analist alla Goldman Sachs:
“Riteniamo che Apple dovrebbe lanciare un abbonamento per rafforzare la fedeltà all’iPhone e spingere sui contenuti”
Un’idea non tanto sbagliata se si tiene conto dei problemi che ha affrontato la Samsung. Tutto questo inoltre contribuirebbe a creare una sorta di fedeltà tra il venditore e l’utente.
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Come dovrebbe funzionare l’abbonamento di Apple ?
L’introduzione di abbonamenti andrebbe a tamponare quelle che sono determinate esigenze dell’azienda. Da una parte, come già detto, si avrebbe una maggiore fiducia per il loro prodotto di punta, ovvero l’iPhone. Dall’altra ci sarebbe un maggiore introito scaturito da tutti quei servizi che sarebbero inclusi nell’abbonamento. Apple music, Apple TV e iTunes sarebbero i servizi che maggiormente gioverebbero se venissero introdotti degli abbonamenti.
Bisogna tener presente che il melafonino di Apple è sempre più soggetto a concorrenza e quindi necessita di un’offerta accattivante per continuare ad assicurarsi la sua fetta di mercato. Tralasciando gli smartphone costosi, infatti, Huawei e Xiaomi sono le case che stanno riscuotento maggiore successo negli ultimi tempi. Soprattutto nei paesi orientali i loro prodotti hanno guadagnato molto terreno in più rispetto ai costosi iPhone.
L’offerta secondo la banca dovrebbe comprendere un pacchetto con più servizi ad un prezzo vantaggioso. Qualcosa che dovrebbe aggirarsi sui 50 dollari mensili e dovrebbe comprendere il pagamento a rate dello smartphone e in più tutti quei servizi già citati (Apple TV, Apple Music, iTunes).
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Apple alla ricerca dei nuovi mercati
quello appena detto non è l’unico consiglio che Goldman Sachs si è sentita di dare all’azienda. Secondo lei infatti, la Apple dovrebbe cercare il più possibile di aprirsi a nuovi mercati. Ciò che ha voluto sottolineare la banca è che sono sempre più numerose le aziende che effettuano partnership per ampliare la propria offerta. Sarebbe la mossa che anche Apple dovrebbe effettuare cercando collaborzioni con vari network di streaming, sopratutto sportivi, al fine di rendere ancora più appetitosa la propria offerta di servizi. Bisogna ricordare che il mercato dello streaming risulta costantemente in crescita.
Ciò che ha suggerito Goldman Sachs non è altro che un qualcosa di inevitabile da attuare se si vuole rimanere alti sul mercato. Molte aziende tecnologiche, infatti, hanno dimostrato di interessarsi a più campi che non riguardano prttamente i prodotti hi-tech. Pare che ampliare la propria offerta e proporre abbonamenti risulti al momento l’unica certezza per ottenere introiti sicuri. Nel 2016 tutte le aziende, anche quelle della mela morsicata, hanno bisogno di queste politiche per “sopravvivere”.
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