Oramai quando si parla di Apple non c’è nulla di cui meravigliarsi. Nel corso degli anni infatti, le notizie che sono trapelate in merito all’azienda sono state di ogni tipo. Dalla più semplice e banale alla più inverosimile. Pare proprio che la casa della mela le abbia passate di tutte i colori. Chi non ricorda il tizio mezzo sregolato che non molto tempo fa decise di fare strage di iPhone all’interno di un Apple Store in un centro commerciale facendo parlare mezzo mondo per un gesto così banale ?
E’ qualcosa di simile quello che è accaduto meno di un anno fa, precisamente nel giugno 2016, sempre all’interno di un Apple Store. Solo che a quanto stanno i fatti, in questo caso la vittima non risulta essere l’azienda di Cupertino. Ma semplicemente due clienti di colore, i quali, riportano gli addetti Apple, avevano un comportamento sospetto. Vediamo cosa è successo.
Apple accusata di discriminazione razziale
Vi starete chiedendo perchè si parla solo ora di un evento accaduto lo scorso anno. Ebbene se ne parla solo ora perchè per quanto semplice a prima vista possa sembrare il caso, questo ha portato la casa della mela in tribunale da quasi un anno. L’accusa risulta essere di grande rilievo: discriminazione razziale. Dreandre Simmons e Darius Green, sono questi i nomi dei due uomini che sarebbero stati vittima di discriminazione da parte degli addetti dell’Apple Store. Questi due avrebbero chiesto alla casa della mela un risarcimento che ammonterebbe alla cifra di 12 milioni di dollari.
Come già accennato in precedenza, l’evento è avvenuto nel mese di giugno dello scorso anno, quando i due uomini di colore si sono recati presso l’Apple Store di Bethesda nel Maryland (Stati Uniti) per fare un acquisto. Stando a quanto detto, i due uomini non hanno fatto nulla di sospettoso una volta arrivati in negozio, anzi. Si legge nella querela, infatti, che come tutti gli altri clienti hanno fornito le loro credenziali in attesa del turno per essere serviti. Nonostante ciò sembrerebbe che questi avessero fatto una cattiva impressione sul personale del negozio. Questo, a sua volta, sarebbe stato parecchio attento nell’osservare i movimenti degli uomini. Tutto in maniera molto insistente per l’intera permanenza all’interno del negozio.
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Due uomini normali discriminati dalla Apple ?
I due si erano recati al negozio per acquistare due modelli di iPhone 6s da 64 GB dal costo di circa 800 dollari ciascuno. Cosa che infatti hanno fatto spendendo poco meno di 1600 dollari. La vicenda sembrava essersi svolta per il verso giusto. Se solo non fosse per il fatto che ad attendere i due uomini all’esterno del negozio vi era una pattuglia della polizia. Questa era stata chiamata dai dipendenti del negozio i quali avevano lamentato un comportamento molto sospetto da parte dei due individui.
Fatto sta che i due uomini hanno dovuto subire una perquisizione, nonchè rispondere ad una lunga serie di domande dopo che gli è stato ordinato di sedersi sul marciapiede proprio fuori lo Store. Il tutto per una durata complessiva di circa un’ora. Non c’è bisogno di dire che dopo i vari accertamenti, i poliziotti hanno deciso di lasciar andare i due sospettati, in quanto di sospetto non vi risultava esserci proprio nulla.
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Apple: 12 millioni di dollari per un errore del personale
Da qui l’esplosione della bufera. I due infatti hanno affermato di aver subito un trattamento alquanto umiliante nonchè offensivo. Ovviamente tenendo conto che avevano tenuto un comportamento che poco lasciasse pensare a qualcosa di sospetto. Da qui l’accusa dei due uomini contro il personale e la Apple in particolare. Nella denuncia, resa nota da Patently Apple, Deandre Simmons e Darius Green accuserebbero senza alcun ripensamento l’azienda di discriminazione razziale contro le persone, nonchè clienti, Afro-americani e di colore.
Non c’è bisogno che si dica che la faccenda ha creato un certo scalpore. Si tratta di un’accusa molto grave quella che è stata mossa da i due uomini. Ma se tutto ciò non bastasse c’è anche da dire che questi hanno richiesto un rimborso per lesioni, perdite irreparabili, umiliazione pubblica, denigrazione, violazione dei diritti civili tutelati dalla costituzione degli Stati Uniti d’America, angoscia mentale e quant’altro per arrivare a chiedere 1 milione di dollari ciascuno come risarcimento in aggiunta a 10 milioni di dollari di multa dovuti al comportamento decisamente poco corretto tenuto dall’azienda della mela. Una bella cifra per quello che può essere definito un errore. A questo punto non vorrei essere nei panni del personale Apple che ha scatenato questo putiferio per un comportamento apparentemente “sospetto”.
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