Aumentare la durata della batteria PC e smartphone è possibile? Nel momento in cui ci apprestiamo all’acquisto di un qualsiasi terminale mobile, sia esso un tablet, un notebook, un ibrido o uno smartphone, la prima cosa che dobbiamo andare a considerare è sicuramente l’impatto che il dispositivo ha nei confronti della batteria. Specialmente per i terminali mobile questo aspetto è di cruciale importanza.
Aumentare la durata della batteria Android a causa di scelte sbagliate in fase di assunzione del prodotto o causa il deterioramento dello stesso dovuto all’usura delle celle nel tempo, è spesso una necessità verso cui molti utenti devono far fronte. In particolar modo ci si chiede come si debba intervenire per aumentare l’autonomia generale dei nostri device.
Aumentare la durata della batteria Android
Facciamo particolare riferimento ai dispositivi Android poiché sono questi coloro che risentono maggiormente di un calo energetico notevole nei confronti del problema batteria. Aumentare la durata della batteria su Android è una richiesta che viene mossa più spesso di quanto ci si creda. Ecco perché cercherò di fornire qui tutto il materiale necessario affinché possiate prolungare l’autonomia ed il ciclo di vita della vostra batteria.
Nonostante la crescente “corsa ai mAh” intrapresa dalle varie case costruttrici di batterie nel corso degli ultimi anni, il problema di fondo non è cambiato: la batteria dura poco. É questa l’affermazione che di certo si sente più spesso avanzare dagli utenti del robottino verde. Questo perché, nonostante si sia raggiunto un livello di autonomia ragionevole, la gestione delle risorse energetiche dei vari dispositivi non è ottimizzata per garantire una resa ottimale del componente. Vediamo quindi di capire perché.
Autonomia della batteria diminuita
La vita media utile di una batteria al pieno delle proprie capacità si stima intorno ai 2 anni trascorsi i quali si assiste ad un progressivo degrado in termini di autonomia. Perché?
L’immagine soprastante mostra la composizione di una batteria tipo agli ioni di litio. Ogni cella ha un suo potenziale di riferimento che sommato alle altre forma la batteria vera e propria. Se una di queste celle raggiunge il livello di tensione minimo previsto si scaricherà prima delle altre. Il risultato condurrà all’inutilizzazione della cella ed a una conseguente diminuzione dell’autonomia visto che la quantità di energia in gioco nel suo complesso si sarà ridotta. Tale valore cresce al diminuire del numero di celle attive (col tempo).
Stimando una perdita residua del 5-10% annua che si intensifica in condizioni sfavorevoli di temperatura di esercizio ed utilizzo intensivo occorre effettuare una calibrazione accurata della batteria (fenomeno fake lazy battery). In particolare l’illusione di una diminuzione dell’autonomia dovuta al passare del tempo si assesta sui succitati valori a seguito di un determinato numero di cicli di carica/scarica nel tempo. Il processo per aumentare la durata della batteria con la calibrazione periodica va effettuato ogni 20/30 cicli di carica e scarica ed indicativamente in un arco temporale compreso tra 30 e 60 giorni.
Aumentare la durata della batteria Android- La calibrazione
Calibrare o ricalibrare una batteria significa ripristinare i giusti livelli di tensione stabiliti in condizioni ideali di funzionamento così come erano in origine. Occorre quindi eseguire periodicamente la procedura nelle tempistiche e con le modalità previste.
- Scaricate il Device: Esaurite completamente la carica del vostro smartphone/tablet Android portandolo a 0% e fin quando il dispositivo non da segni di vita. (SOLO PER LA CALIBRAZIONE, NON FATELO CON REGOLARITÀ).
- Fase di carica: Ponete in carica il device da spento portandolo in carica fino al 100% ed aggiungendo 2-3 ore al tempo di carica richiesto (SENZA MAI SUPERARE LE 8 ORE).
- Calibrazione: A ricarica ultimata e con caricatore inserito avviate il vostro smartphone/tablet attendendo il completo caricamento della Home del vostro dispositivo. Dopodiché attendete ulteriori 10 minuti prima di procedere alla rimozione del caricabatterie senza curarvi del fatto che il display mostri una carica compresa tra il 95-99%. Lasciatelo in carica. Una volta conclusasi staccare il caricabatterie.
Se vi state chiedendo il perché lasciamo il caricabatterie inserito la risposta è semplice. Ponendo tale condizione i sistema operativo riuscirà a “capire” l’errore di lettura ripristinando i valori fasulli su quelli realmente riscontrati grazie a questo escamotage.
Aumentare la durata della batteria Android- Caricare correttamente Android
Se siete arrivati a questo punto allora avete scoperto che aumentare la durata della batteria del vostro benamato Android non è cosa poi così trascendentale. Il passo successivo da effettuare, da tenere bene in mente d’ora in avanti, consiste nel sapere come effettuare correttamente la carica del vostro dispositivo senza scendere nel contesto delle leggende metropolitane.
Una carica ideale dovrebbe avere luogo in condizioni tali da rendersi disponibile tra il 20% (soglia minima) e l’80% (soglia massima). In tali condizioni Android riesce ancora a mantenere correttamente le informazioni sulle celle a seguito della calibrazione. benché non sia critico il dato sulla soglia massima di riferimento stabilita, lo è per quella minima dove il limite estremo in negativo porterebbe a futuri e sicuri malfunzionamenti. Mai arrivare a scaricare completamente la batteria. Si deve porre in carica il dispositivo non appena Android segnala tale necessità tramite pop-up. Questa scelta non è dettata al caso.
Possiamo ricaricare sia da spento che da acceso a seconda delle nostre necessità e del tempo a disposizione. Da spento possiamo staccare subito il caricabatterie una volta arrivati al 100% da acceso lasciamolo ulteriori 10-15′ in carica viste le perdite contestuali dovute alla sottrazione di energia dalla batteria.Se il telefono si è scaricato completamente…
Se durante un’escursione o una lunga uscita la vostra batteria non ha retto e ha portato allo spegnimento del dispositivo non bisogna disperare, purché non capiti di frequente. Operiamo un normale ciclo di carica con l’accortezza di staccare il caricabatterie come nella calibrazione. Tutto tornerà come prima. Vi consiglio comunque l’acquisto di un powerbank per le situazioni di emergenza e per mantener e quindi un profilo di carica 20-80%.
Come gestire il risparmio energetico
Per aumentare la durata della batteria Android non servono, specie da Android 4.x in poi, tool di terze parti visto che non risolvono nemmeno lontanamente il problema. Ecco invece cosa bisogna fare:
- Inibiamo tutte le connessioni inutilizzate: WiFI, 3G/4G, Bluetooth, Syncro e GPS
- Time-Out schermo: Impostiamolo tra 15-30″
- Luminosità: impostiamola su un livello che ci consenta una buona visibilità (15-30%) o al limite su Automatica
- Processi in Background: Si possono limitare dalle Opzioni Sviluppatore o possiamo chiuderli manualmente dal task Android.
- Disattiviamo lo switch 2G-3G
In particolar modo segnaliamo la presenza di un’applicazione che potrebbe far comodo per tutti coloro che sono sbadati e lasciano aperta la propria connessione dati/WiFi anche nel momento in cui non ve ne è imminente bisogno. L’applicazione si chiama Juice Defender e la si può trovare sul PlayStore. L’app pone in stand-by tutte le connessioni (WiFi-3G-GPS) nel momento in cui non vi è traffico dati sulla linea e lo schermo risulta spento.
Download |Juice Defender
Conclusioni
Fate buon uso di questa guida. Diffidate da task killer e applicazioni varie che compromettono invece in misura maggiore l’autonomia della vostra batteria. Se volete davvero aumentare la durata della batteria seguite i nostri consigli e non ve ne pentirete. Spero di aver chiarito alcuni vostri dubbi e soprattutto di essere stato di aiuto. Alla prossima guida Android.