
Il caffè è una delle bevande più amate al mondo: stimola, accompagna le nostre pause e – secondo uno studio pubblicato su The Journal of Nutrition – potrebbe aiutarci a vivere più a lungo.
Ma c’è un dettaglio cruciale: i benefici per la salute sono evidenti solo quando il caffè è consumato senza zucchero né grassi aggiunti.
Fino al 14% in meno di rischio di morte prematura
Lo studio, condotto da un team della Tufts University, ha monitorato migliaia di persone nel tempo, confrontando abitudini di consumo e tassi di mortalità.
Risultato? Chi beve due o tre tazze di caffè nero al giorno ha un rischio di morte prematura ridotto fino al 14% rispetto a chi non ne beve affatto.
Il problema è lo zucchero (e non solo)
Secondo i ricercatori, l’effetto protettivo del caffè sarebbe dovuto ai composti bioattivi naturali contenuti nei chicchi, come polifenoli e antiossidanti.
Ma l’aggiunta di zucchero, panna, latte o grassi potrebbe annullare parte di questi benefici. In particolare, lo zucchero aggiunto sembra aumentare l’infiammazione sistemica, contribuendo al rischio cardiovascolare.
Come spiega il ricercatore Fang Fang Zhang:
“Aggiungere zucchero e grassi saturi al caffè potrebbe ridurre i potenziali effetti positivi dei suoi composti bioattivi”.
Meglio al mattino, e con moderazione
Anche l’orario in cui si consuma il caffè potrebbe giocare un ruolo: secondo alcune ipotesi, bere caffè al mattino è associato a migliori benefici metabolici rispetto al consumo serale.
E attenzione a non superare le dosi: oltre le tre tazze al giorno, i benefici sembrano calare e aumentano i rischi di insonnia, ansia o reflusso.
In sintesi
- ✅ Due o tre tazze al giorno
- ✅ Solo caffè nero, senza zucchero
- ✅ Preferibilmente al mattino
- ❌ Evitare panna, latte condensato, sciroppi aromatizzati
Un piccolo gesto quotidiano che può fare la differenza
Non serve rinunciare al caffè, anzi: gustarlo in forma pura potrebbe essere un’abitudine salutare. Come ogni gesto quotidiano, anche questo diventa potente quando è consapevole.
Se vuoi vivere più a lungo… prova a lasciar perdere lo zucchero. Il tuo cuore (e forse anche il tuo fegato) ti ringrazierà.
Foto di Jens Zieschank da Pixabay