Negli ultimi anni, numerose ricerche hanno evidenziato un legame profondo tra malattie autoimmuni e disturbi della salute mentale. Le persone affette da patologie come lupus, sclerosi multipla, artrite reumatoide o tiroidite di Hashimoto mostrano un rischio quasi doppio di sviluppare depressione e ansia rispetto alla popolazione generale. Un dato che invita a riconsiderare l’approccio integrato alla cura del corpo e della mente.
Le malattie autoimmuni si verificano quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti dell’organismo. Questo attacco provoca infiammazioni croniche, dolori persistenti e una serie di sintomi debilitanti che possono incidere profondamente sulla qualità della vita. L’impatto quotidiano della malattia può generare frustrazione, isolamento sociale e senso di impotenza.
Malattie autoimmuni: il rischio di depressione e ansia è doppio
Ma non è solo una questione psicologica. Alcuni studi suggeriscono che l’infiammazione sistemica, tipica delle malattie autoimmuni, possa influire direttamente sul cervello. Le citochine infiammatorie, molecole coinvolte nella risposta immunitaria, sembrano alterare il funzionamento di neurotrasmettitori come la serotonina, collegata alla regolazione dell’umore.
Questo significa che l’ansia o la depressione non sono semplicemente “effetti collaterali” della malattia, ma potenzialmente parte integrante del quadro clinico. Comprendere questa connessione è fondamentale per offrire un supporto più completo e meno stigmatizzante alle persone che convivono con una patologia autoimmune.
Inoltre, le difficoltà nel ricevere una diagnosi precisa o nell’ottenere cure adeguate possono peggiorare la sofferenza emotiva. I sintomi delle malattie autoimmuni sono spesso variabili e invisibili agli occhi degli altri, il che può far sentire i pazienti non creduti o sottovalutati, aumentando lo stress psicologico.
La sensibilizzazione pubblica gioca un ruolo chiave
L’approccio terapeutico più efficace è quello multidisciplinare: accanto al trattamento farmacologico, è importante affiancare un supporto psicologico o psichiatrico, promuovere gruppi di sostegno e incoraggiare uno stile di vita che comprenda esercizio fisico leggero, alimentazione equilibrata e tecniche di gestione dello stress.
Anche la sensibilizzazione pubblica gioca un ruolo chiave. Parlare apertamente del legame tra malattie autoimmuni e salute mentale aiuta a rompere il tabù, promuove l’empatia e favorisce diagnosi precoci, con percorsi di cura più mirati e personalizzati.
In un’epoca in cui corpo e mente non possono più essere trattati separatamente, riconoscere la complessità delle malattie autoimmuni è un passo essenziale per garantire una qualità della vita più dignitosa e completa a milioni di persone nel mondo.
Foto di Anthony Tran su Unsplash