Le Autorità per l’Aviazione Civile di Singapore hanno sospeso temporaneamente il volo per la flotta di aerei Boeing 737 sia in ingresso che in uscita dal Paese. La decisione, pesante per la Boeing, è avvenuta in seguito al disastro dei giorni scorsi, quando un Boeing Max 8 della compagnia di linea etiopica si è schiantato domenica scorsa. Non è sopravvissuto nessuno delle 157 persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio. Si tratta del secondo incidente mortale per questa tipologia di aereo, nell’arco di soli cinque mesi. Proprio per questo motivo le autorità di Singapore hanno deciso di sospendere il traffico di questi aerei.
L’aeroporto Changi di Singapore è un importantissimo snodo. Si tratta del sesto più trafficato al mondo ed è il maggior collegamento tra l’Asia, l’Europa e gli USA. Nonostante la grande mole di traffico, nell’aeroporto sono poche le compagnie che operano con i Boeing 737, sia per il traffico in entrata che per quello in uscita.
Singapore è comunque il primo paese a vietare la flotta di aerei Max, in tutte le sue varianti e la sospensione è già entrata in vigore.
Che cosa comporterà questo divieto?
Le compagnie aeree interessate nel blocco da parte delle autorità di Singapore sono la SilkAir, la China Southern Airlines, la Garuda Indonesia, la Shandong Airlines e la Thai Lion Air. Al momento le autorità stanno lavorando assieme alle compagnie aeree e all’aeroporto di Changi per garantire comunque un servizio continuo ai passeggeri, senza creare troppi disagi a chi dovrà mettersi in viaggio.
Secondo il consulente per l’aviazione, Ian Thomas, “questo porterà sicuramente a significative cancellazioni dei voli e interruzioni degli orari poiché le compagnie aeree interessate passano ad altri tipi di aeromobili”.
Il Boeing 737 Max 8
La flotta di aerei Boeing 737 Max è l’ultima linea 737 della compagnia. Prevede diversi modelli, ovvero i Max 7, 8, 9 e 10. Del modello Max 8, la Boeing aveva già consegnato circa 350 aerei, dei 5011 ordinati alla compagnia. Quello che si è schiantato la scorsa domenica era uno dei 30 ordinati dalla Etiopia Airlines.
Per quanto riguarda il Max 8 della Lion Air, che lo scorso ottobre è caduto in Indonesia, gli investigatori hanno dichiarato che i piloti hanno avuto serie difficoltà con un sistema automatizzato progettato per mantenere l’aereo in stallo, uno dei nuovi sistemi di questo jet. Non si sa però se anche in questo caso sia stato lo stesso sistema a causare anche questo incidente, e per il momento nessuna delle cause è esclusa.