Sebbene i bonobo non siano una sottospecie dello scimpanzé, ma piuttosto una specie distinta a sé stante, a volte si fa riferimento a entrambe le specie collettivamente usando il termine generico di scimpanzé. Sono i nostri cugini più prossimi e hanno un carattere simile a quello di noi umani. Purtroppo sono in via d’estinzione e un nuovo studio sta cercando di capire come questi animali abbiano sviluppato l’empatia.
Sono rimasti solo circa 20.000 bonobo selvatici e si trovano solo nelle foreste pluviali centrali della Repubblica Democratica del Congo. Quindi si cerca di preservare le poche specie esistenti. Condividono quasi il 99% del loro DNA con noi umani anche se noi spesso non li abbiamo trattati con rispetto. Sono stati spesso cacciati per essere mangiati e sono stati venduti i propri cuccioli come animali domestici.
Salvare i bonobo ci insegna ad essere empatici
I maschi bonobo sono comunemente subordinati alle femmine e non competono intensamente per il rango di dominio. Non formano alleanze tra loro e non ci sono prove di aggressività letale tra i gruppi. Sono giocherelloni per tutta la vita e mostrano un comportamento sessuale intenso e spesso coinvolge partner dello stesso sesso.
L’obiettivo principale del santuario dove vivono, nel bosco a sud del Congo, è quello di preparare queste specie a vivere allo stato brado. Probabilmente è stato il fiume Congo a dare origine al bonobo. Più di un milione di anni fa, gli scienziati ritengono, alcuni antenati bonobo finirono sul lato sud del fiume. Questo li separava dai loro parenti scimpanzé del Nord. A nessuno di loro piace nuotare cosi sono diventati una versione più delicata e meno aggressiva dei comuni scimpanzé.
Gli studenti che ogni giorno visitano il santuario imparano molto su questa specie, e che i problemi riguardo l’estinzione non è solo per i bonobo, ma tutta la biodiversità è in pericolo. Inoltre imparano come comportarsi e cosa fare quando vedono un bonobo ridotto ad animale domestico, ritenuto un crimine nella Repubblica del Congo. Alla fine sarebbe bello riunire tutti gli esemplari in un’ unica casa dove possano vivere sicuri e protetti. Questo dipende molto dal nostro comportamento e dall’empatia che abbiamo nei loro confronti.
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