I resti di un calamaro gigante sono stati ritrovati sulla spiaggia di Golden Mile, nella baia di Britannia, in Sudafrica. A rinvenirli è stata un’abitante di Città del Capo, Adéle Grosse, la quale ha dichiarato a Live Science.
“All’inizio, volevo solo riportarlo nell’oceano. Ma, a una più stretta osservazione, ci si poteva accorgere che era morto. Vi posso assicurare che vederlo all’inizio mi ha davvero lasciato senza fiato. Onestamente sembrava un maestoso animale preistorico”. Non ancora chiarite le cause della morte dell’animale.
Sud Africa, il ritrovamento del calamaro gigante
“C’erano state grandi mareggiate la sera prima e ho capito che le onde hanno trasportato a riva questo bellissimo calamaro sulla spiaggia nelle prime ore del mattino. Abbiamo cercato segni di ferite o lesioni ma non siamo riusciti a trovare nulla”, ha dichiarato sempre Grosse.
L’animale è stato trasportato al museo di Iziko di Città del Capo, dove è stato misurato ed è stato sottoposto all’esame del DNA. Successivamente stoccato nell’attesa di essere esposto una volta che saranno cessate le restrizioni imposte dal lockdown.
Il biologo Wayne Florence, curatore della sezione invertebrati marini per il museo, ha dichiarato a News24 che:“È qualcosa di raro. In Sudafrica ne abbiamo avuti davvero pochi di esemplari. Sorprendentemente, nonostante il nostro museo esista quasi 200 anni, il nostro primo esemplare di calamaro gigante incagliato risale al 1972”.
Sulla base della lunghezza del calamaro, egli ha ipotizzato che avesse meno di due anni. Si tratta infatti di animali che crescono molto rapidamente e non vivono a lungo. Insomma davvero un esemplare straordinario sicuramente da vedere.