Google continua con la sua campagna contro la disinformazione e fake news. Il nuovo tema di queste notizie è la negazione che non ci sia un cambiamento climatico e l’origine antropica del riscaldamento del pianeta. La difesa del clima è sempre stata la priorità per Google ed è proprio per questo che si è posta l’obiettivo di utilizzare esclusivamente energia rinnovabile entro il 2030.
Inoltre l’azienda ha deciso di bloccare la possibilità di guadagnare attraverso le inserzioni pubblicitarie di altro tipo i siti web, i video e gli articoli che contraddicono le teorie accreditate e condivise dalla comunità scientifica internazionale. Questi contenuti resteranno comunque visibili, ma gli autori non potranno più guadagnarci. Molte aziende si sono lamentate per la presenza del loro marchio o dei loro prodotti su pagine e video che divulgano informazioni fuorvianti sul cambiamento climatico.
Google, lotta contro le fake news sul cambiamento climatico
Questi contenuti suscitano spesso accesi dibattiti che portano ad enormi visualizzazioni, garantendo a chi le pubblica un ottimo guadagno. Per questo motivo i vertici di Google avrebbero deciso di intervenire azzerando le possibilità di guadagno su tutto ciò che mina la credibilità della scienza sull’argomento clima. La nuova politica entrerà in vigore da novembre e il controllo dei contenuti sarà effettuato da operatori umani con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Queste nuove politiche, si applicheranno a qualsiasi contenuto su YouTube, nonché sulle altre piattaforme Google. Quest’ultima non solo aiuterà a rafforzare l’integrità del nostro ecosistema pubblicitario, ma si allinea anche fortemente con il lavoro che ha svolto come azienda negli ultimi due decenni per promuovere la sostenibilità e affrontare il cambiamento climatico.
È bene precisare che cambiamento climatico e inquinamento sono due cose completamente diverse. Legarli vuol dire rimandare la soluzione. E infatti l’inquinamento si può combattere subito senza problemi, proibendo di immettere veleni nell’aria. Il riscaldamento globale è tutt’altra cosa.