I cervelli dei calamari sono quasi complessi come quelli dei cani

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Usando la risonanza magnetica ad alta risoluzione e una serie di tecniche di colorazione, gli scienziati hanno scoperto percorsi neurali precedentemente sconosciuti nei calamari. Per ottenere la prima mappa ad alta risoluzione del cervello (conectoma) di un calamaro di barriera – Sepioteuthis lezioneiana – gli scienziati hanno usato la risonanza magnetica ad alta risoluzione e alcune tecniche di colorazione.

Gli animali utilizzati nella ricerca sono stati tinti con coloranti argento o traccianti neurali fluorescenti multicolori, che hanno permesso al team di mappare i percorsi neurali e confermare oltre il 99% dei 282 percorsi principali già identificati. Inoltre, i ricercatori hanno ulteriormente identificato 145 nuovi principali percorsi neuronali. Di questi, oltre il 60% è legato alla visione e al sistema motorio.

Possiamo vedere che molti circuiti neurali sono dedicati al camuffamento e alla comunicazione visiva. Ciò offre al calamaro una capacità unica di eludere i predatori, cacciare e comunicare in modo specifico con cambi di colore dinamici“, spiega il neurobiologo  Wen-Sung Chung, dell’Università del Queensland, in Australia, e autore dello studio pubblicato sulla rivista scientifica iScience.

 

Mappa ad alta risoluzione del cervello di un calamaro di barriera corallina

Secondo i ricercatori, i cefalopodi non possono vedere i colori, tuttavia, sono in grado di percepirli in qualche modo (nel caso dei calamari, si scambiano messaggi manipolando il colore della loro pelle).

Per questo motivo, questa indagine sembra aver trovato alcuni dei percorsi associati a questa elaborazione visiva e i comportamenti che consente, così come la possibile struttura nel cervello responsabile del coordinamento della visione e del camuffamento. “I moderni cefalopodi hanno cervelli famosi e complessi, che si avvicinano a quelli di un cane e addirittura superano quelli di topi, almeno in numero neuronale. Ad esempio, alcuni hanno più di 500 milioni di neuroni, rispetto ai 200 milioni per un topo e 20.000 per un normale mollusco“, afferma Chung.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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