La Nuova Zelanda è uno dei paesi che ha gestito meglio l’emergenza coronavirus. Certo, è stata avvantaggiata da diversi aspetti che non vanno ignorati come la densità della popolazione o il fatto di essere un’isola, ma rimane comunque una gestione egregia. 17 giorni senza nessun caso di coronavirus e questo ha permesso al primo ministro di togliere le misure anti-covid alla popolazione. Detto questo, ecco che sono comparsi i primi nuovi casi.
Si tratta di due persone positive, ma l’aspetto interessante e che dovrebbe mettere in ottica tutto, è il fatto che si tratta entrambi di turisti. Sono due donne arrivate dalla Gran Bretagna. Arrivati nel paese sono state tenute in quarantena e poi lasciate libere di girare. Hanno viaggiato 650 Km prima di venire testate ed è lì che ci si è accorti di tutto.
Coronavirus e turismo
Le donne hanno avuto questo permesso perché erano in visita a un parente morente, ma il punto non è questo. Quello che bisogna prendere ad esempio è come basta poco per far ripartire il contagio. Un solo paese guarito completamente dal Covid-19 è inutile, è tutto il mondo che deve riuscire a superare l’emergenza.
Detto questo, per fortuna le due donne non hanno messo in pericolo nessuno. È passata una settimana da quando il paese è tornato alla normalità e tanto è bastato per tornare nella paura di veder ritornato il contagio. Questo potrebbe far nascere un sorta di fobia verso tutti gli estranei in quanto chiunque potrebbe essere un possibile vettore del virus e far tornare la Nuova Zelanda in un paese con il Covid-19