La Francia è attualmente uno dei paesi che sta risultando più colpiti dal coronavirus in questa seconda ondata, perlomeno guardando i dati ufficiali. Questo implica che tutti, dalla popolazione ai lavoratori in prima linea, debbano fare degli sforzi per contrastare la pandemia. Ovviamente c’è chi risulta essere più impegnato di altri, proprio come gli operatori sanitari.
Secondo un sondaggio condotto sugli infermieri e sulle infermiere, il 60% di loro sta rischiando di andare in bornout, ovvero sta rischiando di esaurirsi. L’intervista si è basata su quasi 60.000 lavoratori di questo tipo e la quasi totalità di loro deve fare i conti con ferie annullate e un aumento costante di lavoro.
Il 57% degli intervistati versa in uno stato di esaurimento professionale. C’è stata un’indagine anche precedentemente la pandemia, a inizio anno, il quale aveva evidenziato che i lavoratori in questa condizione erano il 33%. C’è stato quasi un raddoppio.
Coronavirus: il rischio in prima linea
Tutto il settore sanitario in Europa risulta esse sotto pressione, in una situazione senza precedenti. Si sta ripetendo quello che si è visto durante la prima ondata. Le carenze presenti prima della pandemia, come il numero del personale non adeguato, stanno aiutando a peggiorare tutto questo.
Anche nel Regno Unito, per esempio, la situazione non è migliore. In uno studio precedente è stato visto come molti degli operatori sanitari del paese sono andati incontro al contagio da coronavirus a causa della situazione straordinaria dell’emergenza. In sostanza, tutto questo ha sottolineato ancora una volta come i sistemi sanitari nazionali della maggior parte dei paesi non erano e non sono preparati.