Riguardo alla diffusione di questo coronavirus ci sono molte ombre e di certezze ce ne sono ben poche. Questa situazione facilità la diffusione di notizie false e di discussioni tra chi dovrebbe essere il colpevole, come se ce ne dovesse essere uno. Finora, l’ipotesi più accreditata è che il tutto sia nato da un passaggio da alcuni animali esotici in Cina, una serie di passaggi prima di arrivare all’uomo.
Quello che manca a tutto questo sono le tempistiche, ma una nuova teoria sta proponendo qualcosa di molto diverso rispetto a quello detto finora. Secondo alcuni scenari, il virus potrebbe essere in circolazione da molto prima, ovviamente in una forma innocua rispetto a quella attuale. Sappiamo che il coronavirus in questione è già mutato in precedenza, quindi anche da questo punto di vista non c’è niente di strano.
L’origine del coronavirus SARS-CoV-2
Le parole del team di ricerca dietro lo studio: “È possibile che un progenitore di SARS-CoV-2 sia saltato nell’uomo, acquisendo nuove caratteristiche genomiche attraverso l’adattamento durante una trasmissione da uomo a uomo non rilevata. Una volta acquisiti, questi adattamenti consentirebbero alla pandemia di decollare e produrre un gruppo di casi sufficientemente ampio”.
Uno scenario vede la possibilità che il virus abbia girato per anni, anche per un decennio, tra diversi animali prima di raggiungere l’effettiva capacità di trasmettersi all’uomo. Nel frattempo ha guadagnato anche diversi tratti in grado di far nascere sintomi gravi proprio nel nostro organismo, soprattutto se già debilitato.
C’è anche un’altra ipotesi che riguarda un animale ancora non noto. Il passaggio intermedio tra pipistrelli e pangolini c’è sempre stato, ma manca comunque il primo tassello.