Da dove arriva il coronavirus che sta minacciando l’uomo da quasi mezzo anno, e forse in realtà anche di più? Secondo le prime teorie si è sviluppato dal pipistrello. I passaggi successivi non sono ben noti. Alcuni vedono una possibile trasmissione diretta all’uomo dovuta ad alcune abitudini alimentari in Cina, mentre in altri casi si vedo un passaggio prima ad altri animali, come pangolini e serpenti.
In ogni caso, il pipistrello sembra un punto fisso e un nuovo studio lo sottolinea. È stato trovato un virus molto simile al SARS-CoV-2, in alcuni pipistrelli. Questo sottolinea come le mutazioni genetiche che hanno permesso al virus di attaccare l’uomo si sono sviluppate naturalmente e non in laboratorio, altra teoria del complotto particolarmente diffusa.
Coronavirus: l’origine del SARS-CoV-2
Le parole dei microbiologo Weifeng Shi: “Dalla scoperta di SARS-CoV-2 ci sono stati numerosi suggerimenti infondati secondo cui il virus ha origine in laboratorio. In particolare, è stato proposto che l’inserimento di S1 / S2 sia molto insolito e forse indicativo di manipolazione di laboratorio. Il nostro documento mostra molto chiaramente che questi eventi si verificano naturalmente nella fauna selvatica. Ciò fornisce prove evidenti che SARS-CoV-2 è una fuga di laboratorio.”
Il nome di questo virus è attualmente chiamato RmYN02 e condivide il 93,3% del genoma con l’attuale coronavirus. Questo studio sottolinea solo come i pipistrelli si portano dietro un gran numero di coronavirus, aspetto in realtà già riconosciuto in passato. Uno studio del 2009 già indicava come possibile minaccia collegando all’abitudine di alcuni porzioni di popolazione cinese di mangiare animali esotici.