Alcuni scienziati australiani affermano di aver compreso come il sistema immunitario riesce a combattere contro il coronavirus. La loro ricerca mostra che le persone guarite dal virus si stanno riprendendo dalla malattie in modo non dissimile a quanto accade dopo un’influenza e determinare quali cellule immunitarie agiscono in questo processo dovrebbe anche aiutare con lo sviluppo del vaccino, sostengono gli esperti. A livello globale, le autorità hanno confermato oltre 160.000 casi di coronavirus e circa 6.500 morti.
“Questa scoperta è importante perchè è la prima volta che riusciamo a comprendere davvero come il nostro sistema immunitario combatte il nuovo coronavirus“, ha affermato la coautrice dello studio, la dottoressa Katherine Kedzierska. La ricerca del Peter Doherty Institute di Melbourne è infatti stata elogiata da altri esperti, tanto che qualcuno l’ha definita una vera e propria svolta. Molte persone si sono riprese dalla malattia da coronavirus, il che significa che era già noto che il sistema immunitario fosse in grado di combattere con successo il virus.
I pazienti guariti dalla malattia da coronavirus hanno mostrato una risposta immunitaria simile a quella post-influenza
Ma per la prima volta, la ricerca ha identificato quattro tipi di cellule immunitarie che si sono presentate per combattere Covid-19. Sono stati osservati studiando il caso di un paziente che mostrava sintomi moderati del virus, senza nessun precedente problema di salute. La donna di 47 anni originaria di Wuhan, metropoli cinese epicentro della pandemia, si era presentata in ospedale in Australia, riprendendosi dopo una lotta di 14 giorni. La dottoressa Kedzierska ha inoltre riferito che il suo team ha esaminato per intero e fin dal principio la risposta immunitaria di questa paziente.
Tre giorni prima che la donna iniziasse a migliorare, sono state individuate cellule specifiche nel suo flusso sanguigno. Anche nei pazienti con influenza, queste stesse cellule compaiono prima della guarigione, si legge nelle dichiarazioni della dottoressa Kedzierska. “Eravamo molto entusiasti dei nostri risultati“, ha aggiunto. “Identificare quando le cellule immunitarie entrano in azione può aiutare a prevedere il decorso del virus“, ha affermato il professor Bruce Thompson, docente presso la Swinburne University of Technology. “Conoscendo il momento in cui la risposta immunitaria interverrà, è possibile prevedere il momento in cui il virus sarà sconfitto“, ha continuato.