La pandemia da coronavirus che il mondo sta affrontando va ovviamente a toccare qualsiasi aspetto della società, dalla salute all’economia. Tutto viene colpito e danneggiato e i vari governi fanno quello che possono nel tentativo di ridurre l’impatto. Per esempio, negli Stati Uniti l’amministrazione Trump ha preso una decisione alquanto discutibile negli scorsi giorni: sarà possibile inquinare senza ripercussioni.
Quello che è stato fatto è sospendere l’applicazione delle leggi ambientali per via del coronavirus. Questo permette di fatto alle compagnie di inquinare l’acqua e l’aria a proprio piacimento senza subire multe o ripercussioni giudiziarie. L’unico vincolo è che le attività che vanno a inquinare l’ambiente devono essere strettamente legate alla lotta contro il SARS-CoV-2.
Ovviamente le organizzazioni che si battono per la difesa dell’ambiente temono una deriva. È stata aperta una porta che potrebbe venir sfruttata dai malintenzionati per aggirare quelle regole redatte con lo scopo di preservare proprio l’aria e l’acqua.
Coronavirus e ambiente
Le parole dell’attuale amministrazione dell’EPA, l‘Environmental Protection Agency: “Questa politica temporanea è progettata per fornire discrezionalità nell’applicazione delle norme, alle attuali e straordinarie condizioni, garantendo nel contempo che le operazioni delle strutture continuino a proteggere la salute umana e l’ambiente.”
Questa invece la dichiarazione dell’ex capo dell’agenzia durante l’amministrazione Obama: “L’EPA non dovrebbe mai rinunciare al suo diritto e al suo obbligo di agire immediatamente e con decisione quando vi è una minaccia per la salute pubblica, non importa quale sia la ragione. Non sono a conoscenza di alcun caso in cui l’EPA abbia mai rinunciato a questa autorità fondamentale come in questa nota”.