Sappiamo ormai con certezza che alcune condizioni come l’avanzare dell’età, obesità e altre caratteristiche genetiche predispongono le persone a forme gravi di Covid-19. Esistono o ci sono già dei fattori protettivi che tengono alla larga il virus e le sue implicazioni? Secondo un nuovo studio soffrire di alcuni tipi di allergie può riuscire a non ammalarsi di Covid-19. Tutto ciò potrebbe non sembrare vero o antintuitivo ed è vero; all’inizio della pandemia questo pensiero era del tutto contrario, in quanto la malattia era ritenuta soprattutto respiratoria.
Questo pensiero rende quindi le persone affette da malattie allergiche, come asma erano ritenute alquanto vulnerabili alle conseguenze del Covid-19. Tuttavia questo pensiero è poi venuto meno. Ora dopo numerosi studi scientifici è stato suggerito che vari tipi di allergia da quelle alimentari alla dermatite atopica sono associati a un rischio minore di contrarre il Covid-19. Tuttavia come può essere spiegata questa protezione?
All’inizio si pensava a qualcosa che era collegato a ragioni comportamentali, questo perché soprattutto nei primi periodi di pandemia, le persone allergiche avevano fatto maggior attenzione per non avere ripercussioni sulla propria salute. Tuttavia questa spiegazione non è del tutto plausibile se pensiamo ad altri tipi di allergie come la dermatite atopica e quelle alimentari. Una seconda ipotesi potrebbe essere quella più intrinseca nelle cellule umane. Come già sappiamo il virus del Covid-19 per farsi largo nel nostro organismo utilizza il recettore ACE2. Le persone che hanno livelli elevati di questo recettore sono maggiormente suscettibili al Covid-19.
Ciò vale per chi fuma, per chi ha il diabete o ipertensione, sono tutte condizioni associate a forme gravi di Covid-19. Al contrario un’infiammazione cronica di tipo 2, che è alla base di diversi tipi di allergie, riduce l’espressione dei ricettori ACE2, chiudendo le porte al virus impedendogli l’ingresso al nostro organismo. Ciò potrebbe essere la soluzione più plausibile. Ad esempio chi soffre di allergie respiratorie produce maggiori quantità di muco che può aiutare a espellere i patogeni.
Oltre a consentire una probabile diminuzione dei contagi nei soggetti predisposti, asma e allergie non sembrano associate a forme più gravi di covid, una volta contratta la malattia. Una condizione di asma leggera, o comunque tenuta a bada dai farmaci, non sembra rappresentare un fattore di rischio per ricoveri e morte, benché le malattie virali solitamente acuiscano i sintomi asmatici.
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