News

Covid-19: l’anosmia è il sintomo più grave per chi ha avuto la malattia

Uno dei sintomi più importanti del virus Covid-19 è la perdita di gusto e olfatto. Denominata anosmia è un disturbo da non sottovalutare se abbiamo avuto la malattia e piuttosto persistente. Ciò sta facendo preoccupare molto visto che alcune persone dopo un anno dall’infezione ancora non ha riacquistato il gusto e l’olfatto.

La maggior parte dei malati di Covid-19 che perdono la capacità di gustare o annusare guariscono entro tre o quattro settimane. Tuttavia il 10-15% perde i sensi per mesi. Nessun esperto è in grado di decifrare il tempo impiegato per il recupero, ma uno studio ha identificato la soluzione in un trattamento specifico; l’allenamento olfattivo.

 

Anosmia, un dei sintomi più duraturi del Covid-19

Utilizzato specialmente per guarire un altro sintomo facente parte della stessa famiglia, ossia la parosmia; la distorsione degli odori. L’allenamento olfattivo è una terapia che si basa sull’ annusare 4 odori a noi famigliari in grado di evocare ricordi forti per almeno 2 volte al giorno. Se questo non è adatto per noi possiamo comprare un kit contenenti i 4 profumi essenziali: rosa, garofano, eucalipto e limone.

Non esiste un modo uniforme e universale di seguire l’addestramento all’olfatto, ma gli esperti hanno offerto consigli utili. Conservare i profumi in un luogo facilmente accessibile, ad esempio accanto al letto, e di annusare ogni profumo per circa 20 secondi, in modo che l’intera sessione di allenamento degli odori duri circa un minuto. bisogna annusare poco ma bene per far si che questa terapia funzioni.

Annusare qualcosa che è collegato a un ricordo o un’emozione è l’ideale perché il cervello gioca un ruolo così importante nel modo in cui percepiamo l’olfatto. Il gusto e l’olfatto sono spesso visti come meno essenziali della vista e dell’udito e la loro perdita è spesso considerata meno grave di altri effetti Long Covid; sono una parte fondamentale della socializzazione.

 

Possibile depressione e ansia

La loro scomparsa è spesso associata non solo da problemi nutrizionali, ma anche da ansia e persino depressione. A causa di questi effetti collaterali sono nati gruppi di sostegno. In attesa di una svolta medica, molti continuano a eseguire i loro esercizi a volte con l’aiuto di un allenatore. Molti malati si aggrappano anche ai messaggi di miglioramenti o guarigioni che appaiono regolarmente sui social network, godendo del cameratismo che i gruppi forniscono.

In generale, i medici consigliano ai loro pazienti di fare un allenamento sull’olfatto due volte al giorno per tre mesi. Il successo del tuo allenamento dipende da una varietà di fattori, inclusa la tua età. In generale, i giovani recuperano il loro senso dell’olfatto dopo una malattia virale a un tasso più elevato rispetto alle persone anziane. Sembrerebbe dovuto al minor numero di neuroni recettori olfattivi e i neuroni recettori non si rigenerano così rapidamente.

Per ulteriore motivazione, il sito Web di AbScent offre un’app chiamata Snif che può aiutarci a monitorare i progressi. Infine, se non conosciamo molte persone che hanno una disfunzione dell’olfatto, consideriamo di entrare a far parte di una comunità online per ricevere supporto e ispirazione.

Foto di Free-Photos da Pixabay

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Recent Posts

Recensione Philips 34B2U6603CH – monitor curvo con webcam pop-up, perfetto per il lavoro

Philips 34B2U6603CH non è il classico monitor pensato per scopi lavorativi, ma che nessuno vi vieta di utilizzarlo anche per intense sessioni di gaming,…

19 Novembre 2024

WhatsApp introduce le reazioni festive animate

WhatsApp si prepara all'arrivo del nuovo anno portando in campo una funzione che si rivelerà molto utile nel periodo delle…

19 Novembre 2024

I satelliti: un nuovo alleato per la medicina e la salute pubblica

Mentre l'espansione urbana riduce gli spazi verdi, emergono nuove soluzioni per salvaguardare la salute pubblica, grazie all'uso innovativo dei satelliti.…

19 Novembre 2024

Alzheimer: il ruolo delle proteine ​​chiave nell’analisi del liquido cerebrospinale

L'Alzheimer, una delle principali cause di demenza, è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il…

19 Novembre 2024

NMDA e la stabilizzazione dell’attività cerebrale: un pilastro della neurotrasmissione

Il recettore NMDA è un canale ionico attivato dal glutammato e dalla glicina o D-serina, che funzionano come co-agonisti. Per…

18 Novembre 2024

Colesterolo fluttuante e rischio di demenza: un collegamento emergente

Tradizionalmente, il colesterolo è stato considerato un parametro statico, valutato in un momento specifico per determinare il rischio cardiovascolare. Tuttavia,…

18 Novembre 2024