Come sappiamo gli scienziati stanno studiando sempre di più gli effetti a lungo termine del Covid-19. Come già avvolte dichiarato, da studi precedenti, chi sopravvive alla malattia porta con se per molto tempo malattie cerebrali e psichiatriche. Nel complesso, il Covid-19 viene associato ad un aumento del rischio di esiti neurologici e psichiatrici, ma l’incidenza e le risorse umane sono maggiori nei pazienti ricoverati in terapia intensiva o soffrivano di encefalopatia.
Il nuovo studio ha scoperto che circa il 34% dei pazienti usciti dal Covid-19 riportano malattie cerebrali e psichiatriche sei mesi dopo l’infezione. I sintomi maggiormente evidenziati sono ansia e disturbo dell’umore. In minor parte sono stati rilevati ictus, emorragie e demenza, definite malattie cerebrali.
Questi sintomi erano maggiormente evidenti in casi gravi di Covid-19, infatti la maggior parte dei pazienti si trovavano in terapia intensiva al momento dell’infezione. Quest’ultimi soffrivano d’ansia e avevano sviluppato un comportamento psicotico. Anche forme di demenza o ictus erano più ad alto rischio in questo gruppo di pazienti.
Lo studio ha inoltre confrontato i dati di persone affette da Covid-19 e affette da altre infezioni respiratorie nello stesso periodo. I pazienti affetti da Covid-19 avevano un rischio maggiore del 44% di contrarre malattie psichiatriche e cerebrali rispetto a quelli affetti da influenza stagionale. Hanno scoperto, inoltre, che due malattie neurologiche, come la Guillain-Barré e parkinsonismo, ossia problemi di movimento simili al Parkinson, non sono comuni nei pazienti Covid-19 che si erano ripresi da altri virus. Tuttavia ritengono che il parkinsonismo possa presentarsi in futuro, come un effetto ritardato.
Sebbene lo studio non abbia scoperto il motivo per cui esiste questo collegamento ci sono alcune teorie. Una delle spiegazioni più ovvie potrebbe essere che il Covid-19 colpisce il cervello più di altri virus. Entra nel cervello direttamente. Esiste anche un legame noto tra malattie gravi e complicazioni neurologiche e psicologiche. Potrebbe essere il risultato di un’infiammazione che si verifica durante la malattia.
Questo non è il primo studio a collegare il virus con la malattia del cervello. Uno studio pubblicato nel marzo 2020 su 730 pazienti Covid-19 in Cina ha rilevato che il 96,2% di loro ha manifestato alcuni sintomi della sindrome da stress post-traumatico dopo il recupero dal virus. Un altro studio, questo su 74 pazienti nell’area di Boston ha rilevato che 18 sono stati ricoverati in ospedale a causa di un ictus dopo aver avuto il virus, 15 hanno avuto convulsioni e 26 hanno avuto confusione.
La ricerca sugli effetti che il virus lascia sul cervello continua, ma le persone non devono farsi prendere dal panico visto che i due terzi non hanno avuto a che fare con queste patologie e forse non dovranno mai affrontarle. Se abbiamo avuto l’infezione e notiamo queste malattie è bene chiamare il medico e capire cosa fare.
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