Un nuovo allarme è nato durante questa pandemia, e a lanciarlo è stato proprio la città di Washington, dove si stanno organizzando delle vere e proprie feste con gente positiva al Covid-19, per diventare, in seguito, immuni e poter viaggiare senza paura. Questo fenomeno è denominato “Covid party”.
Secondo alcune persone, che ancora non hanno contratto il virus, sarebbe una buona idea ammalarsi per poi ricevere una presunta immunità, ha dichiarato Meghan DeBolt, direttrice del Dipartimento per la salute. Raggruppamenti del genere sono estremamente pericolosi, in questo delicato momento, e tutto ciò porta le persone a esporsi inutilmente al rischio di finire in ospedale e rischiare la propria vita.
Covid party, in cosa consiste questa nuova moda?
Questa nuova moda, se cosi vogliamo definirla, ha avuto il primo focolaio proprio nella città di Walla Walla, a sud di Washington, dove ha già contato circa 15 mila persone e fatto 834 vittime. In realtà questo fenomeno di farsi contagiare non è una cosa insolita; ricordiamo che qualche anno fa alcuni genitori portavano i propri figli alle cosiddette “feste della varicella” .
L’idea dei “Covid party” ha cominciato a girare soprattutto dopo che le autorità sanitarie di tutto il mondo hanno considerato l’idea dei passaporti d’immunità, il documento che certificherebbe l’assenza di rischio di contagio della persona che lo possiede. Quindi questo consente a coloro che sono risultati positivi al virus e poi guariti di viaggiare o di tornare a lavoro più velocemente.
A sconsigliare i “Covid party” sono soprattutto i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), che sottolineano come solitamente i giovani che si espongono al contagio nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di un ricovero in ospedale per guarire, ma il rischio è che si infettino persone più vulnerabili mettendo quindi a repentaglio la loro vita.