Erno Rubik, professore di architettura e scultore ungherese, inventò nel 1974 il celebre cubo magico. Si tratta di un puzzle 3D a 6 facce ognuna colorata diversamente: blu, arancione, rosso, bianco, giallo, verde. Ha appassionato sin da subito adulti e bambini tanto da diventare negli anni 80 la moda del momento ed essere fonte di ispirazione per artisti e ingegneri. Moda protratta per molti anni tanto da diventare un oggetto ludico intramontabile ed è stato sviluppato in numerose versioni e formati.
Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie software si è sempre cercato di sviluppare applicazioni e siti di aiuto nella risoluzione. Tramite questi si poteva inserire la combinazione delle facce e con opportuni algoritmi di calcolo il software ci spiegava le mosse da eseguire. I metodi più famosi sono quello a strati, Petrus e Fridrich con mosse a croce e ascensore.
Quando i robot sono più svegli degli uomini
E’ stato anche uno dei primi giochi insieme agli scacchi ad essere insegnato alle macchine pensanti, raggiungendo pian piano diversi risultati. Tramite numerosi studi si è arrivati oggi a lanciare il primo cubo che si risolve da solo. Tutto ciò che bisogna fare è aggiungere delle componenti elettroniche al suo interno e implementare la nostra conoscenza di algoritmi e programmazione software.
Diversamente dall’originale anche il cubo robotico è formato da cubi elettronici modulari fissati in un centro sferico realizzato tramite stampa 3D. Il suo funzionamento esterno è uguale al cubo ungherese, infatti in ognuna delle sei facce è presente un modulo rotante con controllo automatico in modo da sapere da solo come procedere.
Come rilasciato nel video della BBC sarà possibile far partire il cubo da qualunque configurazione per poi farlo risolvere autonomamente. Certo non sarà divertente e stimolante come imparare a risolverlo da soli ma certamente è un grande passo avanti per la tecnologia moderna.
Sopra riportato il video realizzato dallo Youtuber giapponese esperto in tecnologie per insegnare autonomamente al cubo come autorisolversi.