The Lords of the Rings: Gollum, di cui vi abbiamo ampiamente parlato nella nostra recensione, è stato un titolo a tratti disastroso, un gioco senza capo né coda, che è caduto sotto i colpi di una critica incessante, ed un comparto tecnico davvero inadeguato. Enormi passi indietro rispetto a quanto di buono avevamo visto nelle preview, tanto da aver portato Daedalic Entertainment, nella giornata del 30 giugno, a chiudere ufficialmente lo studio che sviluppava internamente i giochi.
Le valutazioni raccolte da Gollum sono state impietose, nemmeno gli appassionati sono riusciti a trovare note positive in un titolo che ha portato la stessa Daedalic a pubblicare una nota di scuse ufficiali, promettendo altresì patch che avrebbero cercato di mettere qualche toppa per limitare al massimo le difficoltà riscontrate. Nonostante i vani sforzi, gli oltre 25 dipendenti facenti parte del suddetto studio interno, sono stati ufficialmente licenziati.
Ddedalic, i problemi partivano da più lontano
Daedalic Entertainment è un ottimo publisher, che nel corso degli anni è riuscito a pubblicare giochi molto interessanti e di qualità, scivolato sulla letterale “buccia di banana”, in seguito ad una serie di scelte non propriamente ben ragionate nel corso degli ultimi 5 anni. Un vero e proprio lustro è stato necessario per completare e rifinire l’esperienza di Gollum, creata con il chiaro intento di fare il massimo affidamento sulla passione che il pubblico poteva riversare nella saga (Il Signore degli Anelli, ndr), pur non bastando.
Il primo gioco con visione in terza persona di Daedalic si è rivelato un flop, dispiace sicuramente per le perone che a causa del tutto hanno perso il lavoro, ma siamo sicuri che l’azienda sarà comunque perfettamente in grado di risollevarsi pienamente.